Basket A2: RivieraBanca, manca sempre qualcosa

Il giorno dopo fa ancora più male, ma non c’è tempo di rammaricarsi perché domani si torna già in campo. La sconfitta di mercoledì sera contro Cento ha lasciato l’amaro in bocca perché giunta al termine di una prestazione comunque di livello contro una squadra che si presentava si al Flaminio con lo stesso bottino racimolato in sei gare, ma che rimane comunque squadra di alto rango di questo girone rosso di serie A2. «È stata una bella partita, combattuta, giocata con una grande intensità da entrambe le parti - le parole del centro Alessandro Simioni - Siamo stati bravi a rimanere agganciati e concentrati sul match nel secondo quarto dopo il loro break, andando al riposo con uno scarto contenuto nonostante le loro percentuali altissime da tre. Nel secondo tempo siamo andati sopra non riuscendo però a dare la spallata nel momento chiave. Nel basket spesso vinci o perdi per episodi, momenti topici, e noi non siamo stati bravi a concretizzare quanto di buono prodotto fino a quel momento».

Una sconfitta, arrivata in volata, che fa male proprio per come è maturata. E’ mancato il killer instinct sul +5, sono mancati dei giocatori chiave nel momento cruciale della gara, protagonisti di scelte discutibili (perché la palla non a Marks negli ultimi possessi?) e azioni un po’ figlie della disperazione più che costruite con una logica tattica. «Difficile fare una valutazione dei minuti finali, ci sono anche gli avversari che ti mettono in difficoltà togliendoti i punti di riferimento. So per certo che stiamo lavorando davvero tanto per crescere e colmare i gap di inizio stagione, stiamo consolidando il nostro lavoro giorno dopo giorno e le prestazioni delle ultime quattro gare lo dimostrano. I finali di gara non sono mai semplici, con Verona ci ha detto bene, con Forlì e Cento no, ma è un campionato talmente di alto livello che puoi davvero vincere o perdere contro chiunque».

Dal punto di vista personale, invece, un’altra prestazione convincente, macchiata dai falli che hanno di fatto condizionato tutto il secondo tempo del giocatore veneto ex Imola e Ravenna. «Mi è dispiaciuto parecchio perché mi sentivo davvero bene, e avevo indirizzato la mia prestazione su un binario positivo. Ad inizio gara ho sbagliato su alcune scelte difensive specie su Archie e qualche piazzato dalla media, poi ho preso fiducia trovando canestri anche da fuori. Con i falli bisogna purtroppo conviverci, alcuni sono stati dettati dalla generosità, vuoi alzare il livello di intensità e ingenuamente si cade nella trappola, anche se qualche fischio è stato troppo fiscale».

La squadra, che ieri è tornata in palestra e ha effettuato la seduta video su Cividale, oggi partirà alle 14.30 per il Friuli dopo l’allenamento mattutino. Uno scontro diretto tanto delicato quanto difficile, con le squadre appaiate in classifica a quota 4, con i gialloblu di coach Pillastrini reduci dall’overtime perso a Forlì. «Quando perdi gare come queste è sempre meglio tornare subito a giocare. Dobbiamo accettare il verdetto del campo, testa bassa e lavorare, consapevoli di dover mettere sempre qualcosa in più in ogni partita perché il livello generale lo richiede. Cividale è una squadra tosta, fisica, noi vogliamo confermare la nostra crescita e disputare una gara all’altezza cercando di portare via il bottino».

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