Basket A2, RivieraBanca cresce ma ora deve tornare a vincere

Aggirata la boa del girone di andata, archiviate le gare impervie contro Trieste e Udine, ora è tempo di iniziare a muovere la classifica. Senza se e senza ma, perché arrivano degli scontri diretti, perché la classifica piange e RivieraBanca, in attesa di capire chi potrà arrivare dal mercato, ha bisogno come il pane di fare punti e scrollarsi di dosso un inizio di stagione davvero complicato. La trasferta di domenica scorsa in terra friulana ha mostrato quantomeno segnali incoraggianti sotto il profilo della determinazione e dell’atteggiamento, con la partita che si è risolta solo nel finale a favore della seconda forza del campionato. E con un Justin Johnson in meno nello scacchiere a disposizione di coach Dell’Agnello.

Per Simon Anumba, mister garretti esplosivi, una trasferta da non buttare via del tutto, risultato a parte, e qualche segnale importante da tenersi stretto. «Non abbiamo fatto una brutta partita a Udine, loro sono una squadra che tira tanto e bene dall’arco, hanno tanti terminali offensivi importanti, abbiamo provato a limitarli ma non è stato facile. Abbiamo comunque segnato 87 punti in trasferta e abbiamo disputato una buona prova considerando il fatto che giocavamo senza Justin, restando in partita sino alla fine. Dobbiamo ripartire da qui, da quanto fatto di buono, stiamo crescendo nella speranza di aver imboccato la strada giusta».

Dopo venti giorni dal cambio sulla panchina biancorossa, deve iniziare a vedersi la mano del coach livornese, chiamato al difficile compito di invertire la rotta di una stagione partita con ben altri proclami e obiettivi in casa biancorossa. «Ci siamo guardati in faccia con il coach e detti che vista la classifica dovevamo ripartire da capo, calandoci in fretta nella realtà di una squadra che si deve salvare. In allenamento infatti abbiamo cominciato anche a “picchiarci” di più tra di noi -prosegue scherzosamente la ventisettenne ala biancorossa, alla sua seconda stagione a Rimini - perché abbiamo visto che soffriamo terribilmente le mani addosso, e, dal punto di vista fisico, in area dobbiamo farci valere molto di più in termini di aggressività. In attacco invece dobbiamo essere più fluidi e muovere la palla con più velocità, senza tenerla troppo ferma nelle mani».

Al Flaminio domenica si affaccerà Piacenza dell’ex D’Almeida, che ad inizio stagione aveva superato nettamente RivieraBanca, protagonista di una partita negativa e mai in discussione. «Ora tutte le gare assumono un’importanza vitale per noi. Stiamo crescendo e abbiamo voglia di risalire in classifica. Dobbiamo pensare a una gara per volta, senza pensare a scontri diretti o meno. Siamo arrabbiati, perché anche domenica siamo usciti consapevoli di aver fatto una buona prestazione, ma non sufficiente a portare punti a casa».

Ieri mattina, intanto, Justin Johnson ha ripreso ad allenarsi col gruppo dopo il brutto episodio occorso contro Trieste. «Siamo tornati al completo, questo aiuterà il coach nelle rotazioni e il gruppo per il morale. Ci permette di essere più competitivi in allenamento e di alzare l’asticella, sperando di iniziare a raccogliere presto quanto seminato».

Magari già da domenica.

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