Basket A2, RivieraBanca a casa di Jazz ma non è il giorno amarcord

Sei vittorie nelle ultime sette, sette nelle ultime dieci: il trend positivo della Rinascita, certificato dai numeri, spinge all’ottimismo anche in casa di una buona squadra come la Real Sebastiani Rieti del mai dimenticato Jazz Johnson (ore 18) che invece è reduce da due ko in fila, l’ultimo domenica scorsa a Forlì dopo tre quarti giocati alla pari e i dieci minuti finali in apnea.

La vittoria di Nardò a Milano costringe però la Rinascita a non fermarsi, perché l’obiettivo play-off potrebbe alzarsi, a livello di punti necessari, stante la differenza che sembra esserci tra i due gironi.

«Non faccio tabelle, penso partita per partita, l’ho detto e lo confermo - attacca Sandro Dell’Agnello -. E’ meglio concentrarci su ogni singola gara, di sicuro se passano le settimane e noi siamo sopra l’ottavo posto è positivo, poi il nostro momento è buono, adesso però viene la parte più difficile, confermarsi».

Farlo in casa di Johnson e Hogue, una delle coppie americane migliori di tutta la A2, non sarà semplice ma è alla portata di RivieraBanca. «La Sebastiani può valere Trieste o Verona, cioè ottime squadre del nostro girone» sentenzia ‘Sandrokan’, consapevole che però questa Rinascita così quadrata e presente ha le carte in regola per violare il PalaSojourner. «Loro sono molto solidi, difendono assieme e concedono poco, hanno regole precise che seguono con concentrazione - li descrive il trainer biancorosso -. Inoltre sono l’unica squadra in tutta la A2 con una percentuale da tre punti sopra il 40%, ed è vero che poggiano molto sui due americani, ma hanno anche una batteria italiana di qualità, profonda, la maggior parte dei quali può colpire dall’arco. Serve una prestazione di assoluta consistenza, se perdi la fame fai un errore capitale».

Vista da fuori, al momento, la Rinascita può avere i mastini giusti da mettere alle calcagna di Jazz, così come la difesa reatina avrà il suo bel da fare a leggere le veloci trame biancorosse dell’ultimo periodo.

«Di Johnson me ne hanno parlato, poi lo conoscevo già, è molto veloce, difficile da arginare, diciamo che l’obiettivo è fargli fare 20 punti magari con altrettanti tiri» scopre le carte Dell’Agnello.

Chi su di lui? «Vedremo, abbiamo preparato qualcosa e ho ascoltato lo staff e i suoi ex compagni per escogitare delle contromosse. Ma non c’è solo lui, occhio».

La sfida nella sfida tra Hogue e Justin Johnson potrebbe determinare le sorti del match, anche se in questo momento sono Grande e Simioni i due più ‘migliorati’ in casa Rbr.

Ma come è riuscito ‘Sandrokan’ ha farli svoltare? «Il merito è loro, lavorano duramente, si applicano e meritano l’evoluzione che hanno avuto. Io mi sono limitato a consigliare quello che secondo me era utile e fruttuoso per loro e le cose che invece era meglio mettere da parte. Dovremo muovere la palla velocemente per non far schierare la difesa di Rieti».

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