Basket A2, Rbr e i play-off: Torino preferita, meglio evitare Rieti e Cantù

E’ proprio il caso di dirlo: il bello viene adesso. E la Rinascita è prontissima a tuffarsi nei play-off (che inizieranno domenica 5 maggio) senza preoccuparsi dell’avversario, anzi, semmai sarà il contrario.

Il ruolino di marcia spaventoso di RivieraBanca nella fase a orologio porta a pensare che oltre a evitare lo spicchio di tabellone dove ci sarà la corazzata Trapani (che però ha perso, e pure male, a Chiusi, per la serie ‘nessuno ti regala niente’), saranno le potenziali contender dei biancorossi a cercare di non trovarseli tra i piedi, visto che, anche senza Masciadri, la squadra di Dell’Agnello adesso è ‘on fire’, in gas pieno, e pure senza tante pressioni e questo, nelle partite senza domani, non guasta mai.

Preferite ed evitabili

E’ evidente che l’incrocio con Torino, molto probabile se Rimini vincerà a Milano finendo quinta (serve il ko di Trieste a Rieti, che è più di una possibilità), è quello preferibile perché la squadra di Ciani è stata nettamente battuta dalla Rinascita, non più di dieci giorni fa, a domicilio e strutturalmente ben si accoppia con Tomassini e compagni. Finire quinti significherebbe eventualmente incrociare in semifinale Forlì, con tutta la ‘follia’ da vendetta di quella finale per la A1 del 95 (Teamsystem-Olitalia, Myers e Niccolai, chi la dimentica più) che potrebbe conseguirne.

Sempre per il giochino degli accoppiamenti, Rieti, con Jazz Johnson spauracchio, sarebbe meglio tenerla lontana perché è la classica squadra ‘cattiva’, che mette le mani addosso, tipologia che Rimini, molto tecnica, può soffrire.

L’altra potenziale avversaria, Cantù, anch’essa è stata battuta da RivieraBanca, ma a livello di roster è molto attrezzata e in un 3 su 5 non sarebbe semplice venirne a capo.

Rbr ora come ora è un orologio perfetto, con le statistiche della seconda fase che confermano come i due Usa abbiano preso in mano il team e il sesto uomo di lusso, Tomassini finalmente sbocciato dopo un avvio molto complicato. Justin Johnson è il miglior giocatore per valutazione del torneo, per lo meno nelle nove partite di orologio (24.8, precede Horton di Trapani e Basile di Orzinuovi), il terzo per rimbalzi totali (10.8) e il quinto marcatore (18.8, proprio come Jazz): un lusso per la categoria, un ‘animale’ difficilmente marcabile anche se, in un play-off, ci saranno adeguamenti costanti.

Il ‘fattore’ Marks viene fuori adesso, ma in realtà non ci sono mai stati grossi dubbi sul fatto che, una volta che la Rinascita si fosse sbloccata, l’ex Cento si sarebbe acceso. Ne mette 15.4 ad allacciata con il 47% da tre e 2.3 assist, ma è molto più dentro i giochi perché la palla gira, non ristagna più. Merito anche di Tomassini, che da play incanta (3.7 assist di media, oltre a 11 punti col 37% dall’arco) e di una difesa ormai sicura, affidabile, alla quale RivieraBanca si aggrappa nei momenti difficili. Tutte cose che nei play-off tenderanno a pesare moltissimo.

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