Basket A2 play-off, Marini: «RivieraBanca è fiera del lavoro svolto ma non sazia»


Dalle porte chiuse del Palafiera al bagno di folla del Flaminio, con centinaia di tifosi ad abbracciare i biancorossi sciorinando tutta la collezione di cori, bandiere, fumogeni, addirittura i fuochi d’artificio. Rimini aspetta di giocarsi una finale per la A1 da 28 anni e da 30 cercava la rivincita con Forlì in una serie play-off di quelle toste dopo la grande beffa 1994-95 dei tempi di Myers, Ruggeri, Ferroni e soci contro i mercuriali di Niccolai e domenica sera la grande voglia di basket che conta è esplosa tutta al ritorno del pullman Rbr nel catino di casa. Un’accoglienza davvero da urlo e i giocatori se la sono goduta tutta saltellando sotto ai cori della curva e scambiando “cinque” e selfie con tutti, prima del meritatissimo ristoro nella movida cittadina del ponte del 2 Giugno.
Pierpaolo Marini non è nuovo a momenti come questi, negli ultimi quattro anni di finali play-off per il “paradiso” della palla a spicchi ne ha vinte due con Napoli e Trapani, ma alle emozioni non ci si abitua mai ed eccolo lì, fra i più scatenati a far festa nella notte del Flaminio. Per poi concedersi a qualche battuta a caldo, anzi a caldissimo vista l’atmosfera.
Marini, in gara 4 è arrivata la gran risposta sognata dopo garatre: quali sono state le emozioni?
«Siamo davvero contenti e vedere questo spettacolo al nostro ritorno non fa che darci una gioia enorme e una spinta in più. Ora ci godiamo questa piccola soddisfazione, ma con la testa pronta per le finali»
E’ uno specialista di questi appuntamenti, quanto è stato meritato guadagnarsi l’ultimo atto?
«Siamo un gran bel gruppo, abbiamo passato un periodo non facile nei mesi di gennaio e febbraio, ma siamo stati bravissimi a uscirne restando uniti e a raggiungere questo obiettivo che in realtà forse nessuno si aspettava veramente. Siamo quindi molto fieri di quello che abbiamo fatto finora, ma non abbiamo ancora la pancia piena».
In questa serie ha avuto qualche difficoltà con le percentuali offensive, però è sempre stato molto dentro alle partite con una gran difesa e tantissimi rimbalzi. Come ha vissuto la sfida da ex?
«So solo che abbiamo vinto e quello è ciò che mi interessa e che conta. Capitano momenti in cui la palla entra meno, ma ci sono i compagni che riescono ad aggiustare le cose. Sono contentissimo per la vittoria, il resto si aggiusterà».
Ora Cantù, che serie sarà?
«Ce la giochiamo a viso aperto come abbiamo sempre fatto. Conteremo sul nostro meraviglioso pubblico e poi il campo dirà come sempre chi è stato più forte e avrà meritato di salire in A1».
Un ultimo pensiero a questa accoglienza clamorosa?
«Come ho detto prima è pazzesca, fa capire quanto la città ci tenga e quanto aver raggiunto questo obiettivo sia importante per Rimini. Lo è anche per noi, che siamo contentissimi di essere supportati da gente tanto splendida. Ora si festeggia, ma restando concentrati sulle sfide che ci restano per completare il sogno».