Basket A2, la Dole in fiducia e la parola d’ordine è una sola: solidità

C’è un giocatore che forse più di tutti rappresenta la crescita esponenziale della Dole nelle ultime settimane, ovvero Giacomo Leardini. Partito in sordina, in un gruppo nuovo, ha dovuto far fronte a diversi cambi di ruolo, prima di trovare prestazioni confortanti e in crescita nello spot da 3, da ala piccola, coincise poi con la striscia positiva della squadra, salita con il successo su Cividale nel recupero a quota quattro successi consecutivi.

«È stata una partita tosta, lo sapevamo Cividale veniva da una lunga striscia positiva fatta di sette vittorie in fila, quindi in piena fiducia e spensierata. Una squadra che anche al Flaminio ha dimostrato di avere tante armi, tanti giocatori diversi pericolosi, era una gara molto delicata e siamo molto contenti di averla portata a casa. Siamo stati bravi perché nonostante il 9/36 da tre punti, siamo riusciti comunque a vincere la partita concedendo solo 67 punti agli avversari. Dunque bravi tutti, mettiamo in cascina un’altra gara solida che ci ha permesso di salire nel gruppo di squadre a quota 22, subito dietro Pesaro».

L’ex Vigevano, alla sua prima stagione in biancorosso, analizza il suo percorso tattico in questo girone di andata della Dole, fatto di duttilità e aiuto al servizio delle esigenze della squadra. «A inizio stagione per le varie assenze ho giocato da 5, mi sono adattato alle necessità in un contesto diverso e in una squadra nuova. Poi sono stato fuori anche io per qualche gara e quando sono rientrato c’è stato l’infortunio di Robinson, da lì ho incominciato a fare qualche minuto da 3. E’ un ruolo che mi piace, mi piace giocare minuti da esterno, certo non mi aspettavo di spostarmi completamente da 3 a parte qualche minuto nel mio ruolo magari per fare riposare Ogden. Mi piace marcare gli esterni anche se è tosta, cerco di mettere fisicità ed energia per riuscire a contrastarli. Sono contento della prestazione e di aver aiutato la squadra a raggiungere la vittoria».

Sui fattori che hanno inciso sul cambio di passo della Dole, Leardini non ha dubbi. «Siamo riusciti a trovare un equilibrio che a inizio stagione ci mancava per tanti motivi, coesione da trovare, assenze, cambi di ruolo. Siamo partiti facendo un po’ fatica, perdendo gare in casa che non dovevamo perdere. Abbiamo sempre lavorato duro per creare un’identità di squadra che ci portasse a essere solidi, penso che la striscia sia figlia di questa solidità in attacco e in difesa: riusciamo a esprimere un buon basket e anche nelle serate negative al tiro come mercoledì, siamo riusciti a sopperire con la difesa e l’organizzazione di squadra».

Ora sotto con il derbissimo di Romagna. «Sono sempre partite toste, cariche di adrenalina sia per noi in campo che per i nostri tifosi. Non vogliamo fermare questi risultati, quando vai in striscia aumenta anche la fiducia, dico sempre che vincere aiuta a vincere, dunque vorremmo chiudere il 2025 col pieno di vittorie e avere buone chance per qualificarci anche alle Final Four di Coppa».

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