Basket A2, la crisi di Rimini. Turci: “Il mercato? Inutile comprare tanto per farlo”

Rinascita Basket Rimini
  • 15 novembre 2023

Il momento è delicato, è innegabile. Terza sconfitta consecutiva, un cambio al timone da assimilare, qualche mugugno nell’ambiente, una classifica deficitaria non in linea con gli obiettivi e le ambizioni di inizio stagione. Ciò che non manca è la fiducia e la forza nella mission societaria della Rinascita, con il diesse Davide Turci che come ampiamente ribadito nella conferenza stampa dell’annuncio dell’esonero di Ferrari e altresì nella presentazione di Dell’Agnello, crede fermamente nelle potenzialità e nella forza del gruppo.

«La fiducia che riponiamo in questa squadra, nel coach e in tutto lo staff è immutata, ne siamo sempre più convinti. Purtroppo quando piove poi grandina e domenica a Lecce, oltre al risultato negativo, è piovuta anche la tegola dell’infortunio dei due play. Mi sarebbe piaciuto giocarmela con loro in campo, visto che dovevamo anche fare i conti con un Johnson a mezzo servizio. Ci è mancata la “testa”, il play, la regia nei minuti caldi (ieri non si sono allenati, oggi saranno valutati, ndc)».

Normale pensare che Dell’Agnello non potesse usare la bacchetta magica dopo pochi giorni. Stride il modo in cui è arrivata la sconfitta, un dejavu stagionale, ma gli alibi non sono mancati. Per Turci, che dietro a questi non si vuole nascondere, punta su questi giorni dove il nuovo condottiero di RivieraBanca potrà conoscere meglio un gruppo, alle prese però con ancora qualche scoria fisica. «Ci ha chiesto la pazienza di toccare con mano e conoscere il materiale umano e tecnico a disposizione, anche se purtroppo il tempo non c’è vista la situazione. Dobbiamo rimboccarci le maniche e mettere il coach nelle migliori condizioni possibili».

Con un occhio al mercato? «Siamo vigili, ma è inutile comprare tanto per farlo».

Urge recuperare soprattutto la parte mentale del gruppo. «Sono tutti grandi professionisti e soffrono per questa situazione. Nessuno ci sta a perdere, tantomeno venire a Rimini con ambizioni importanti e trovarsi penultimi. Dobbiamo mantenere la calma e lavorare, conosciamo solo questa strada. Al coach abbiamo chiesto di mettere in campo una squadra che dia tutto e lotti fino all’ultimo secondo. Certo, il calendario non ci dà una mano, ora anche gli infortuni, ma dobbiamo essere più forti anche di quello che ci capita. Ci servirà per rinforzarci e temprarci, è la prima vera crisi della Rinascita da cinque anni e vogliamo superarla grazie all’aiuto di tutti, soprattutto dei tifosi che sono la linfa per cui facciamo tutto. La società è compatta in questo momento delicato. Non dobbiamo disperdere l’entusiasmo che continua a esserci attorno alla squadra».

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