“Pierino” Bucchi o Verona: chi preferisce RivieraBanca?

Basket

Brindisi o Verona? Chi preferire nel primo turno di play-off? Il dilemma (che i diretti interessati, cioè staff tecnico e giocatori della Rinascita non ammetteranno mai) c’è perché bisogna prestare molta attenzione a una squadra, quella di Piero Bucchi che ha disputato una regular season sottotono ma ha un roster, sia a livello qualitativo che numerico, effettivamente importante per la categoria, mentre il team allenato da Ramagli è forse più frizzante ma meno profondo.

La Valtur, che giovedì scorso ha espugnato Avellino nel primo turno del play-in (67-82), salirà quindi a Verona domani (ore 18) per provare a ribaltare ancora il fattore campo: dovesse farcela, con altri 80 minuti agonisticamente importanti nelle gambe, non sarebbe una semplice gatta da pelare in una serie tre su cinque, anche se francamente RivieraBanca deve fare la corsa solo su se stessa, visto che ha dimostrato sul campo di essere la squadra migliore del lotto, esclusa Udine che ha già salutato la compagnia. I biancorossi comunque, continuano a preparare la post-season al completo, e seppur lo staff tecnico avrebbe voluto organizzare un’amichevole, fino a ieri non si era trovata una ‘contender’ disponibile.

I punti di forza di Rbr

Rimini ha una profondità importante a questi livelli. Con l’arrivo di Luca Conti, possiamo parlare di due quintetti di livello assoluto, con tanti giocatori intercambiabili e la possibilità di proporre quintetti piccoli, lunghi, schierare giocatori che pressano, o che assieme possono bucare le zone avversarie. La Rinascita manda in doppia cifra stabilmenteMarini, Johnson, Robinson e Grande, con Camara, in lieve calo di prestazioni, che segue comunque a 9.7 punti ad allacciata, mentre Tomassini si assesta sugli 8.7.

Fatichiamo a trovare una squadra (eccetto forse Cantù) che possa schierare elementi del livello di Tomassini e Grande da sesto e settimo uomo. Sarebbero nei primi cinque in ogni altra squadra.

E’ difficile difendere contro Rbr: se chiudi l’area, rischi di pendere una marea di triple. Se pressi, ci sono Johnson, Simioni e Camara che dal post-basso possono fare male. Vero che nei play-off le percentuali tendono a calare, ma le frecce nella faretra di Dell’Agnello sono tantissime e di qualità.

Il pelo nell’uovo

La dipendenza dal tiro da tre. E’ innegabile: quando capita la giornata storta al tiro, Rbr fatica. E’ successo in ogni sconfitta o quasi, ma vale per tutte le squadre. Essendo un team di ‘cecchini’, Rimini dipende molto dalle medie dall’arco, che saranno quindi determinanti anche nella post-season.

Difendere meglio. Rbr dovrà stringere un po’ le maglie nei match dentro o fuori. Squadra che tende a farne uno in più degli altri, a volte è mancata la pressione e la solidità soprattutto sui ‘primi palleggi’. Ora si inizierà veramente a vedere se l’intensità è da A1 o pure no.

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