OraSì, una certezza e un interrogativo: battere Padova ma con quale straniero?

Neanche il tempo di gustarsi successi pesanti (vedi Ravenna e Virtus o riflettere su incidenti di percorso (Andrea Costa), che le romagnole della B tornano già in campo. E se i gialloneri a Jesi, contro un avversario reduce da dieci vittorie di fila potranno andare a cuor leggero, è l’OraSì che al Pala Costa con Padova si gioca più di mezzo campionato. A Santarcangelo col fanalino Taranto, sul fronte biancorosso i due punti sono d’obbligo insieme a una prestazione confortante a livello d’attitudine e voglia.

Vietato sbagliare

I due punti di vantaggio presi da Ravenna sulla Virtus Padova e sul quint’ultimo posto, grazie al colpaccio di Ozzano, potrebbero diventare sostanzialmente 6 (a quattro turni dalla fine) qualora domani i giallorossi bissassero il successo dell’andata (+17) sui veneti. Interessante capire la scelta dello staff ravennate: confermare il decisivo Nikolic di Ozzano nel posto di straniero o ributtare dentro (caviglia permettendo) l’inconsistente Uljarevic visto finora. Detto che già la scelta di mettere da parte uno dei migliori giocatori del roster bizantino era sembrata un mezzo suicidio, ora un nuovo dietrofront diventerebbe l’altra metà dello stesso. Insomma, l’OraSì per salvarsi ha bisogno di Nikolic.

Dominio giallonero

Ha detto bene Mauro Zappi nel post-Bisceglie, quando ha sottolineato «A volte abbiamo il potere positivo di far sembrare facile anche ciò che non lo è». Non era affatto scontato, specie dopo la sosta, maramaldeggiare sui pugliesi e ciò che impressiona dei gialloneri è la loro capacità di imporre sempre (o quasi) alle partite il ritmo e la pallacanestro volute. Dal successo casalingo su Padova in poi il record virtussino è un clamoroso 10-4, con la sola trasferta di Lumezzane davvero “toppata”, perché pure contro la capolista Roseto al Ruggi e a Ruvo gli imolesi hanno portato gli avversari dove volevano. Sarà la mancanza di punti di riferimento offensivi, sarà quella capacità di alzare i ritmi pur non avendo il chiaro controllo delle plance, sarà quel che sarà, ma i fatti dicono che la Neupharma vince anche e soprattutto a livello tattico. E allora la conferma di Zappi diventa l’obiettivo numero 1 della dirigenza giallonera.

Sostituire Fazzino

In casa Andrea Costa la vera urgenza, a partire dal match di domani sera contro Taranto, è trovare il modo per ridistribuire i 28’ di media giocati da Fazzi (oggi l’operazione a Bologna al ginocchio destro) fino all’infortunio. Difficile aumentare sensibilmente i già 30’ di Aukstikalnis e Drocker, ancor più problematico (Vicenza insegna) trasformare Sorrentino (10’ di media in stagione) nel nuovo play titolare. Un bel rebus, al quale coach Di Paolantonio dovrà trovare la soluzione, magari spostando Aukstikalnis da guardia (strada poco battuta in stagione) per aumentare lo spazio per Marangoni da 3 e chiedere uno sforzo supplementare a Corcelli (22’). Ma da qualsiasi parte la si tiri, la coperta resta corta.

Intanto altra ammenda di 750 euro all’Andrea Costa “per offese e minacce collettive da parte dei sostenitori al seguito verso gli arbitri anche a fine gara percuotendo il tunnel di sicurezza mentre gli arbitri uscivano dal campo e verso un tesserato ben individuato della squadra avversaria, Bugatti”. Deplorazione per il preparatore atletico Carlo Marani perché veniva espulso durante il terzo quarto “per essere entrato sul terreno di gioco per protestare nei confronti di un atleta avversario, a seguito dell’espulsione lasciava il terreno di gioco perdendone il contatto”.

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