L’OraSì si risolleverà, parola di “Genio”

La sconfitta interna con la Virtus, che fa il seguito a quella con l’Andrea Costa, ha messo impietosamente a fuoco tutte le difficoltà dell’Orasì. La classifica parla chiaro e ormai la zona play-out è una triste realtà. Gli inguaribili ottimisti sostengono che basterebbero un paio di vittorie per ribaltare la situazione e può essere vero, ma vanno conquistate e se Ravenna continua a giocare in questo modo, non riuscendo ad essere efficace in difesa, la salvezza diretta rischia di essere una chimera.

La sensazione è che il roster sia stato costruito male e che abbia limiti strutturali ben chiari come dimostrano gli arrivi e le partenze in corso d’opera ma pur rendendosi conto di quanto sia difficile questo momento, i tifosi sapevano che la salvezza sarebbe stata l’unico obiettivo. La squadra ha ancora le capacità per centrarlo e siccome è tutto in ballo perché mancano sei partite, molte contro avversarie dirette, ora più che mai sarà necessaria la massima coesione di tutto l’ambiente.

Per avere una visione più lucida della situazione, ecco l’opinione di un ex rimasto nel cuore di tutti i tifosi, Eugenio “Genio” Rivali, bravissimo dal punto di vista tecnico ma ancora di più nella capacità di guidare e motivare il gruppo. Il play pesarese ha lavorato per anni sotto la guida di coach Bernardi, del quale traccia un profilo molto lusinghiero evidenziando le qualità dell’allenatore. «Oltre ad essere un’eccellente persona, è un tecnico che fa del lavoro in palestra il suo punto di forza ed è abituato ad avere a che fare con i giovani come ha fatto negli ultimi anni a Santarcangelo che è un po’ la “cantera” di Rimini. Detto questo, non è sempre facile ottenere il massimo e probabilmente dopo il promettente girone di andata, qualcuno ha pensato di essere “arrivato” e appena i risultati sono mancati non è più riuscito ad essere utile alla squadra come in precedenza».

In effetti, il calo di Restelli e in parte di Onojaife e Ferrari, chiamato a ricoprire anche un ruolo non suo dopo il taglio di Nikolic, parrebbe avvalorare il pensiero di Rivali, anche se nemmeno Panzini e lo stesso Bedetti in questo “clima” sono riusciti ad assicurare la lucidità necessaria a fronteggiare la situazione precaria. «Detto che Panzini lo conosco solo come avversario credo invece che Francesco sia un generoso che fa di tutto per dare il meglio di sé a beneficio della squadra. È sempre stato un fortissimo difensore che con gli anni è migliorato molto anche in attacco per cui non mi preoccuperei più di tanto se ha accusato un momento di flessione: sono certo che alla ripresa farà la sua parte e l’OraSì si risolleverà».

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