Basket B, OraSì a Jesi per continuare la risalita

Dal penultimo posto alla provvisoria zona-salvezza diretta nel giro di quattro partite, quando ne mancano altrettante al termine del girone d’andata di una serie B sempre più equilibrata. In casa OraSì queste ultime uscite hanno segnato un cambio di passo sotto tutti i punti di vista, sia dei singoli (Nikolic nel quintetto ideale di novembre, Restelli e Onojaife in quello under dell’ultimo turno) che soprattutto di squadra. Diventa ancora di più probante la sfida di stasera (ore 20.30) a Jesi che ha contrassegnato tanti precedenti anche al piano di sopra come il testa a testa del 2018 che aveva sancito play-off per i marchigiani e nono posto per i romagnoli o la salvezza anticipata a fine marzo 2019, ultimo atto tra le due squadre.

Momento ottimo per entrambe

Se Ravenna andrà a caccia del pokerissimo e del terzo referto rosa esterno, Jesi vorrà proseguire sulle ali di un periodo ancor più favorevole: dopo essere partita con un bilancio di un successo e quattro sconfitte nel mese di ottobre, da allora i marchigiani hanno inanellato una serie di sette successi nelle ultime otto che li pongono due lunghezze più avanti rispetto a capitan Bedetti e compagni.

«Siamo contenti dei risultati che sono arrivati - premette coach Bernardi che predica umiltà e lavoro - ma non è cambiato niente. Sempre la stessa attenzione, siamo sempre gli stessi. Stesse riunioni video basate sulle cose che sbagliamo per poterle migliorare e sulle cose che facciamo bene sia in attacco che in difesa per avere la convinzione che quello che facciamo è il nostro percorso. Gli allenamenti devono essere sempre così intensi e con la giusta tensione: solo se si lavora così nel lungo periodo si possono avere dei risultati. L’inserimento di Panzini procede ma dobbiamo avere pazienza, ogni allenamento con i compagni lo vedo meglio».

Il tecnico giallorosso analizza la partita. «Non so se faremo tanta zona o più uomo, ma dobbiamo fare quello che ha caratterizzato le nostre cose migliori, intensità difensiva per andare in contropiede. Se noi ci mettiamo a camminare contro Jesi non va bene. Dovremo tenere il ritmo alto però, per farlo, bisogna partire da dietro, dalla difesa e dalla sua intensità. Se non ci metti quello non puoi correre. E in più sarà necessario avere il controllo dei rimbalzi contro una squadra veramente tosta. Dopo essere partiti sotto 14-0 a Imola non si sono scomposti e mantenendo il loro ritmo si sono imposti anche grazie a individualità importanti soprattutto sugli esterni: Merletti, Marulli, la guardia Casagrande, poi l’argentino Bruno. Hanno un’ ala piccola, molto interessante Rossi e poi Varaschin, che è un lungo molto atletico e molto dinamico che corre tanto come fa anche Filippini».

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