Forlì, da Dorelan il materasso che rigenera gli atleti del basket

Basket

FORLÌ. Dormire contando quanti canestri fare alla prossima partita è già di per sé propiziare “sogni d’oro”, ma questo non basta per far sì che il riposo sia davvero utile a smaltire le tossine fisiche e psicologiche di una giornata di lavoro e a ricaricare le batterie in vista del giorno successivo.

Per un effettivo “recupero funzionale” serve anche dormire comodi ed è per questo che Dorelan, l’azienda forlivese leader nella produzione di materassi, e Pallacanestro 2.015, la prima squadra cittadina, hanno deciso di mettersi l’una a disposizione dell’altra per il progetto di ricerca “ReActive” che vuole monitorare l’impatto del sonno sulle performance degli atleti.

Illustrato ieri alla presenza dell’assessora allo sport Sara Samorì, di dirigenti del club, coach Giorgio Valli, giocatori e del preparatore atletico Luca Borra, lo “studio” si basa sull’utilizzo di un nuovo prodotto Dorelan – il materasso “ReActive, appunto – ideato 3 anni fa e messo in produzione da uno. Pensato proprio per gli sportivi e progettato scientificamente da medici, ricercatori, preparatori, assieme a squadre ciclistiche, nuotatori e triatleti, per garantire benefici all’organismo durante il sonno e, quindi, assicurare poi una migliore performance in palestra.

Un prodotto supportato da un vero protocollo scientifico e che è stato messo a disposizione dei giocatori dell’Unieuro per valutarne gli effetti concreti. Come afferma l’amministratore di Dorelan, Pietro Paolo Bergamaschi, «è un materasso studiato per gli sportivi sottoposti a stress psicofisico che hanno sempre più bisogno di dormire bene per avere poi prestazioni di qualità». E Luca Borra conferma spiegando come si struttura il test. «Se dormiamo male – spiega – l’organismo consuma energia producendo cortisolo. Si abbassano le difese immunitarie e si indebolisce l'attività cerebrale. Noi giovedì scorso abbiamo fornito a tutti i nostri atleti i nuovi materassi e sulla base dei test di inizio stagione, misureremo con altri esami quanto il delta della qualità del sonno sia imputabile a questa scelta».

I dati a novembre in un convegno, intanto l’ala Tommaso Oxilia sta già sperimentando da settembre “ReActive” e spiega come funziona la prova. «Ho un braccialetto che misura scientificamente il sonno, poi ogni mattina compilo un questionario su come ho dormito dando anche un voto. In effetti la differenza la noto».

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