Uscire dal campo a testa altissima rimane sempre e solo una qualità di chi ha perso e questo evidentemente è quello che lascerà maggiormente l’amaro in bocca. Rimini ha giocato ampiamente alla pari contro una corazzata di rara caratura come Udine. Ha avuto la personalità e la qualità di difendere l’ultimo possesso al 40’. Con una discreta sfortuna con il possesso per vincerla all’overtime. L’ultimo tiro di Ogbeide ha rimbalzato sul ferro e mentre sembrava che entrasse (ma i dubbi restano), Anumba è andato per ribadirlo a canestro, di fatto spostandola dal cesto. Sirena. Il Pala Carnera esulta. Rimini si dispera. Coach Mattia Ferrari conferma di fatto quello che è stato il quintetto titolare di tutte le ultime uscite con Tassinari, Johnson, Bedetti, Masciadri e Ogbeide. Una soluzione che sul parquet si tramuta in puro attendismo. Le squadre hanno tanta necessità e voglia di portare la palla in area ed il punteggio al 6’57” non va oltre il 10-13. La prima spallata la concede Rimini che dall’entrata di Anumba e Landi raccoglie grossi frutti, con il punteggio che corre sino al 14-20 ed il parziale aperto è di 0-7. Nell’organizzare la rimonta i padroni di casa si affidano all’infinito talento dei singoli che in apertura di secondo periodo imbastiscono il contro parziale di 11-0 spingendosi sino al massimo vantaggio del 31-25 a 3’30” dalla pausa lunga. Pure mossi di gran fioretto si evidenziano nelle finale di primo tempo con Monaldi che tiene a distanza le sfiammate di Johnson.
Udine allunga
La vera spallata dei padroni di casa arriva ad inizio terzo quarto con la tripla di Pellegrino al 22’19” che sposta gli equilibri mandando Udine avanti sul 47-34. La reazione di Rimini è nuovamente azzerata da Udine che al 25’10” conferma il vantaggio sul 52-40 con cui di fatto poi si affaccia anche sull’ultimo periodo. Rimini non molla e rimane in partita lanciando bellissimi segnali. Il terzetto composto da Johnson, Ogbeide e Anumba sui due lati del campo penetra nelle ossa degli avversari distruggendoli senza soluzione di continuità e ribaltando un parziale di 67-57 che diventa 71-71 entrando nell’ultimi 2 minuti. Johnson sorpassa (71-73), Tassinari spreca da tre e Briscoe pareggia a quota 73. Ennesima padella biancorossa dall’arco con Masciadri, ma Rimini recupera palla e al 40’ è tutto da rifare. All’overtime ci sono di fatto due soli giocatori in campo: Gentile e Johnson, con il primo sempre a segno dall’area e il secondo a bombardare dalla distanza. Sull’81-80 Gentile questa volta sbaglia, palla a Rbr e il finale lo conosciamo. APU UDINE 81 RIVIERABANCA 80 Apu Udine Gentile 20 (9/15), Gaspardo 7 (2/4, 1/4), Pellegrino 3 (0/2, 1/1), Monaldi 7 (1/3, 1/7), Briscoe 20 (7/12, 1/2), Cusin (0/3), Fantoma ne, Esposito (2/5), Palumbo 1, Sherrill 17 (4/8, 1/4), Antonutti 2 (0/2). All.: Finetti. RIVIERABANCA Johnson 31 (6/12, 4/13), Ogbeide 18 (8/14), Tassinari 5 (2/4, 0/4), Anumba 16 (4/6, 2/3), D’Almeida (0/1), Scarponi, Meluzzi 3 (0/2, 0/4), Masciadri (1/2, 0/3), Bedetti. All.: Ferrari. Arbitri Radaelli, Perrocco e Calella. Parziali 18-20, 39-34, 63-52, 73-73. Tiri liberi Udine 16/25, Rimini 18/26. Tiri da due Udine 25/53, Rimini 22/44 Tiri da tre Udine 5/18, Rimini 6/29. Note fallo antisportivo a Landi a 19’48”. Fallo tecnico a Gentile al 41’42”.