DANY quarrata 79
tema sinergie 71
DANY QUARRATA: Molteni 11 (5/10, 0/1), Novori 13 (5/10, 1/1), Lytvyn ne, Scandiuzzi 4 (2/5), Angelucci 10 (2/9, 2/5), Calabrese ne, Coltro 7 (2/3, 0/1), Tiberti 15 (5/9, 1/4), Prenga 4 (2/5), Mongelli (0/1), Regoli 15 (6/10, 1/2), De Gregori ne. All. Tonfoni.
TEMA SINERGIE: Bianchi ne, Rinaldin, Stefanini 2 (1/4, 0/1), Mbacke 8 (4/10), Vettori 15 (3/6, 1/5), Van Ounsem 9 (3/9, 0/1), Longo 2, Fragonara 17 (5/9, 2/3), Santiangeli 11 (1/4, 2/4), Fumagalli 7 (2/5, 1/3). All. Pansa.
ARBITRI: Almerigogna, Corrias e Cotugno.
PARZIALI: 19-18; 37-36; 54-57
TIRI LIBERI: Dany 6/7; Tema 15/17
TIRI DA TRE: Dany 5/14; Tema 6/17.
La vince non chi comincia, ma quel che persevera. La Tema Sinergie schiatta, dopo un ottimo abbrivio, nel rettilineo finale di una corsa nel limo, non bella e nemmeno fortunata.
È meglio il diavolo che conosci, il detto che si conferma davanti all’inedita Quarrata, priva di Calabrese e De Gregori, ma elevata all’attico dalle traiettorie disegnate dal carneade Regoli. Eppure, l’aria ruffiana e leggera del sabato sera viene presto spazzata da un gioco da quattro di Santiangeli, poi un po’ la difesa neroverde svuota l’arsenale avversario, un po’ i tiratori toscani rilasciano preghiere sfiatate e Faenza fila spedita e lieta con due iniziative individuali di Fragonara a gridare tutto il suo entusiasmo iniziale: 4-15. Il time out di Tonfoni cestina il plot narrativo: la Dany mescola difese tattiche e ribalta il rapporto di forze sotto canestro e i neroverdi come canne al vento si spettinano, tra mani che si squadrano e difese fuori fuoco, in balia della baldanza dell’ex Tiberti. Dopo un 15-2 di break (19-17 al 9’) la Tema sembra inspiegabilmente contata in piedi e salvata dalla prima sirena, come un pugile dal gong. Le bussate però proseguono, sempre con Tiberti, capace di catturare quattro rimbalzi offensivi consecutivi su suoi errori, prima di mandare alle stampe il massimo vantaggio interno del primo tempo: 29-23. Tanti colpi fanno barcollare ma alla fine destano l’orgoglio, e con l’energia di Fumagalli e le ruvidezze di Stefanini Faenza spezza le catene e si riallinea.
Alla ripresa le duellanti si scambiano gelati al veleno poi il talento di Fragonara e Vettori agglomera peso maggiore delle picconate sotto i ferri di Regoli e l’ago della bilancia torna a virare verso la Romagna (48-53).
Non è bel tempo stabile, tuttavia, se Van Ounsem annaspa nella terra di mezzo come il meme di John Travolta mentre Coltro ed il 2007 Novori confermano le difficoltà ospiti nel tenere le posizioni al riparo con un telone sempre troppo striminzito. Spalla a spalla si resta così fino al pari 65 e nel crunch time è ancora lo “junior” Novori a tramutare le onde in tsunami con sussulti dalla distanza, mentre dall’altra parte il coraggio degli attaccanti della Tema negli assalti all’arma bianca non è premiato da fischi arbitrali nei ruvidi contatti. Dal 68-67 il 7-0 interno scava il solco su cui Faenza semina infertili lacrime.