Il primo Tema della stagione è il fattore campo saltato

Alla faccia del fattore campo. La prima giornata del campionato cadetto, naturalmente guardando il girone delle romagnole, ha riservato subito una grossa sorpresa: ovvero le sei vittorie esterne a fronte delle due sole casalinghe, fra l’altro ottenute davvero con il fiatone (Faenza di due punti, Jesi contro la Up ai supplementari). Troppo presto per definirla una linea di tendenza, anzi siamo convinti che fra (pochissimo) tempo accadrà l’esatto contrario, ma il dato va sottolineato. E’ anche vero, per completezza d’informazione, che fuori casa hanno vinto fra le altre Virtus Roma, Pielle Livorno, Latina e Caserta, stando ai pronostici le grandissime favorite (insieme a Jesi) per la top six del gruppo. Intanto sono uscite le designazioni della seconda giornata, con Up-Luiss Roma (sabato, ore 20.30) affidata alla terna Suriano-Pulina-Forconi (quest’ultimo di Faenza) e, il giorno dopo, Virtus Imola-Fabriano (alle 18) a Costa-Giulia Forni (Cervia) e Nicola Alessi (Lugo) e Piombino-Tema Faenza (ore 18, Gagliardi-Marcelli-Fornaro). Rinviata a mercoledì 8 ottobre OraSì-Nocera per permettere a Lorenzo Donadio di rispondere alla convocazione nel team Pro Rome della Fip al Torneo Fiba Challenger di 3contro3 a Matarò (Spagna).

Il borsino romagnolo: chi sale

Nella Tema Faenza, al di là di Fragonara e Van Ounsem (ormai definibili come soliti noti), sale l’ultimo arrivato, ovvero quel Fabio Stefanini che ha subito dimostrato di valere la categoria. Per lui 6 punti, 3 falli subiti e 8 di valutazione in 21’, con la netta sensazione che Pansa potrà contare eccome su di lui. Scelta azzeccata quella di allungare le rotazioni senza indugio e il club merita allora un grosso applauso. Sul fronte OraSì (che ieri ha annunciato il ritorno tra i propri partner di Acmar Costruzioni con un accordo triennale che prevede la presenza del marchio sulle sopramaglie indossate dalla squadra durante il riscaldamento) sale Enzo Cena, che segna canestri pesanti (più 7 rimbalzi) nel successo a Casoria e dimostra di avere quelle doti (esperienza, garra e freddezza) determinanti in un gruppo giovane e per questo potenzialmente incostante. Fondamentale anche nell’aprire il campo, l’ex Jesi si candida al ruolo di leader emotivo dell’Auletta-band. Per l’Andrea Costa sale decisamente Tommaso Gatto che, reduce da un pre-campionato con molte ombre e poche luci, ha subito esibito al Pala Triccoli tutto il proprio arsenale offensivo: 8 rimbalzi, 4 falli subìti, 20 di valutazione e +7 di plus minus in 35’, il che significa che nei restanti 10’ (senza lui in campo) l’Up ha perso di 11. Da aggiustare la gestione di corpo e mira nel traffico, ma non si può pretendere la luna.

Chi scende

Ricominciamo proprio dall’Andrea Costa e, chiaramente, da Georges Tamani. Il lungo ex Cento (e pure ex Tigers) a Jesi proprio non si è visto, il che preoccupa, specie tenendo conto dell’urgenza di “tenersi” il posto dalla concorrenza di Filippini, Raucci, Gatto e anche dell’ultimo arrivato Thioune. Passi per le difficoltà offensive, ma la fragilità al momento è evidente in entrambe le metà campo (-12 di plus-minus in 10’) e l’alibi della stagione quasi da spettatore alla Benedetto non terrà ancora a lungo. Nell’OraSì scende Francesco Paolin, troppo “falloso” a Casoria sia per le penalità personali (5) che per il 2/10 dal campo. Vero, sacrificandosi da play permette a Dron di fare la guardia (e pure canestro), ma l’ex Omegna ha mano e mestiere per portare alla causa un contributo a tutto tondo. Infine scende nella Tema Faenza il bomber Marco Santiangeli perché, a fronte di un’ottima partenza, il calo poi è troppo evidente, sia davanti che dietro. Per lui un pesante -6 di plus-minus in 28’, poi i rimbalzi (8) e gli assist (4) compensano alcune mancanze, ma Faenza ha bisogno dei suoi canestri. Punto e basta.

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