Dopo lo sgambetto a Ruvo di Puglia i Blacks vogliono ripetersi con Roseto

Detronizzata una capolista, dieci giorni or sono, al “ri-esordio” di coach Garelli, con la vittoria corsara di Ruvo, i Blacks tentano oggi il bis al PalaCattani (ore 18, arbitri Luchi di Prato e Purrone di Mantova) davanti alla nuova battistrada solitaria, la Liofilchem Roseto. Vere bestie nere dei neroverdi, avendoli battuti in tutti e tre i precedenti storici, gli abruzzesi arrivano in riva al Lamone forti di una striscia positiva di quattro partite e con una sola sconfitta nelle ultime nove giornate per mano dell’Andrea Costa, al PalaRuggi, con sorpasso sancito dai due liberi di Ranuzzi ad appena sette decimi dalla sirena.

D’altronde Roseto è stata sempre accreditata tra le papabili per le posizioni di testa, forte di una dirigenza ambiziosa e vogliosa di ripetere i fasti degli anni migliori in massima serie di una cittadina storicamente legatissima alla pallacanestro, tanto da ospitarne annualmente il torneo più antico d’Europa, ed una tifoseria calda ed appassionata, talvolta anche sopra le righe.

Dopo varie vicissitudini societarie e rifondazioni, l’attuale sodalizio è al quarto anno in Serie B, reduce da due finali ed una semifinale di tabellone play-off. Quest’estate è ripartita dal coach teramano Franco Gramenzi, una vera autorità in fatto di promozioni, avendone ottenute dieci in carriera, reduce da undici anni di A2 tra Ferentino e Latina, mentre sul parquet i nomi più caldi di una rosa solida e lunga sono quello del lungo ucraino Klyucnhyk (uno dei cinque ex del match, con Donadoni, Poletti, Papa e Pastore), miglior realizzatore dei suoi a quota 14,3 medi, e del play greco Mantzaris, vincitore di due Euroleghe e tre campionati in Patria con l’Olympiakos, attuale miglior assistman del girone con 6,2 per gara. Altri elementi di alta rotazione sono l’esterno Santiangeli (12,5 medi), il play Durante (43% dall’arco), la guardia Guiana e l’ala forte Petracca, recuperato dal grave infortunio occorsogli quando era a Fabriano e ingaggiato per turare la falla aperta dall’addio a Poletti.

«Un giocatore che ha saputo inserirsi molto bene - commenta coach Garelli – fornendo loro varianti tattiche e permettendo di impostare un gioco più perimetrale e dinamico. In generale sono molto fisici, con qualità diffusa in ogni reparto; le loro due menti, Mantzaris in campo e Gramenzi in panchina, hanno saputo trascinare verso il primo posto, nonostante diversi infortuni, rialzando la testa subito dopo ogni sconfitta e approfittando dei passi falsi delle avversarie. Per superarli dovremo giocare con una grande solidità mentale, riuscendo ad affrontare e superare i momenti difficili e logicamente limitando al massimo gli errori».

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