Blacks Faenza: quanti rimpianti, ma la strada è quella giusta

Immergere i piedi nella piscina senza poter nuotare. O avere l’ultimo pezzo del puzzle e non riuscire a farlo combaciare. Le sensazioni dei Blacks, nel dopogara di Treviglio, sono quelle struggenti dell’occasione sprecata. Non è bastato il maestoso secondo quarto (10-32 di parziale) e la tenuta dei successivi quindici minuti per strappare la vittoria di prestigio ed in emergenza per la pesante assenza di Poletti. Il problema alla caviglia, che farebbe saltare a “Mitch” anche i match con Desio e Virtus Imola, ha pesato sul settore lunghi, sovraccaricando i pur eccellenti Poggi e Ammannato, con ripercussioni su situazione falli ed energia residua nella volata. Faenza ha scontato l’ariosità dell’attacco dei rivali, che muovevano ali e centri sull’arco per poi approfittare dei rimbalzi lunghi sugli errori, suturando gli sbraghi dell’avvio sbilenco con una manovra più rapida, come perseguito sin dalla palla a due, ed assestando strada facendo la difesa.
Il combinato disposto tra errori su buone soluzioni e talento degli avversari, che hanno infilato quelle del riallineamento, hanno riscritto il copione del thrilling, con tanto di canestro fantasma, prima concesso poi annullato a Treviglio (pallone a sfiorare il ferro e cronometro dei 24” riazzerato), e presumibile antisportivo su Poggi lanciato in contropiede non ravvisato. In quei frangenti decidono gli episodi dei capitani coraggiosi: Vecchiola azzecca la tabellata, Vico a caccia del jolly pesca il due di picche. La giocata finale, su cui coach Garelli a fine gara ha fatto parziale ammenda, può essere criticabile: un isolamento dell’asso argentino è la soluzione più attesa e preparata dai tecnici avversari, e con 6 secondi sul cronometro potevano essere sondate alternative.
Ma giudicare l’esito del match dall’ultima azione è operazione poco onesta e nessuno è da incolpare. «Il giorno dopo fa ancora più male - osserva Giovanni Poggi - e l’amarezza cresce, perché anche riguardando la partita ci si accorge che meritavamo di portarla a casa. Abbiamo giocato con intensità e velocità, dimostrando di essere un gruppo compatto e di poter mantenere alto il rendimento nonostante l’assenza di Poletti, fornendo una bella risposta innanzi tutto a noi stessi. È la conferma che siamo in ripresa dopo un periodo negativo, e che abbiamo metabolizzato i cambiamenti del roster. Se riusciremo ad essere uniti e concentrati, ed ognuno saprà mettere qualcosa in più anche nell’emergenza, ce la giocheremo a pari con tutte».
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