E-Work, applausi per la stagione ma regna l’incertezza sul futuro

Il cuore rallenta, la testa cammina. Sospeso tra le splendide emozioni di una stagione entusiasmante e i dubbi sul futuro incerto, il presidente del Faenza Basket Project, Mario Fermi, non si riposa un attimo, sempre in prima linea a seguire le partite del settore giovanile, foriero di soddisfazioni quanto la prima squadra, che ha davvero stupito tutti.
«Siamo andati al di là delle migliori aspettative, gli addetti ai lavori ci davano come sicura retrocessa e invece giorno dopo giorno, gara dopo gara, il gruppo si è compattato ed è migliorato sempre di più, fino raggiungere un traguardo forse insperato, ma meritatissimo. La squadra ha superato alla grande ogni difficoltà, come gli infortuni di Reichert e Parzenska: un doppio ko devastante, che però ha unito ulteriormente questo fantastico gruppo. Voglio ringraziare tutte le ragazze e lo staff tecnico, dal coach Seletti ai vice Sferruzza e Bassi, che hanno fatto un lavoro straordinario».
La E-Work è la squadra più giovane di tutta la serie A1. «A tal proposito, sto ancora aspettando i soldi promessi dalla Lega Basket per aver “vinto” questa speciale classifica, che in ogni caso ci riempie di orgoglio. Il nostro progetto parte dalle giovani, i risultati della serie B, dell’Under 19 e di tutto il settore giovanile sono assolutamente incoraggianti. Con l’Under 19 abbiamo vinto il titolo regionale e ci stiamo giocando le finali nazionali, Caterina Ciuffoli è stata convocata dalla nazionale Under 18, altre sono state protagoniste in prima squadra. Abbiamo preso una direzione chiara, con convinzione. Continueremo da lì».
La serie A1, confermata e sublimata sul campo, però, non è scontata. «Vedremo nei prossimi giorni, la tentazione di fare un passo indietro e chiedere di giocare in A2 è forte. Dopo un’annata del genere sarebbe un peccato, ma bisogna fare delle valutazioni attente. Non è solo una questione squisitamente economica, ci sono troppe cose che non mi piacciono. Per un ritardo di quattro giorni nel versamento dei contributi previdenziali, ci è arrivata una multa di 8.000 euro. A una realtà come la nostra, che ha 400.000 euro di budget e 20.000 euro di stipendi al mese, fa malissimo. Così come è assurdo dover pagare i 7.000 euro di contributi Nas per ogni giocatrice straniera tesserata. Ma le cose che non funzionano sono tante».
Del resto se sempre più squadre rinunciano all’A1, i vertici di Fip e Lega qualche domanda dovrebbero farsela, ammesso che interessi. «La nostra stagione non si è ancora conclusa - continua Fermi - perché dobbiamo finire di onorare tutti gli impegni. Per quanto riguarda la prossima, incontrerò gli sponsor, alcuni dei quali ci hanno già anticipato di voler restare al nostro fianco e spero di trovarne altri. Vedrò tutte le giocatrici italiane, a cominciare da Franceschelli».
Il capitano ha annunciato di aver chiuso con il basket giocato, ma potrebbe rimanere nella “sua” Faenza con altri ruoli. Anche in caso di serie A1, difficilmente le straniere resteranno. Martina Fantini, intanto, è approdata per il finale di stagione a Matelica (serie A2), con la formula del doppio tesseramento.