Basket A1, E-Work, di più era impossibile contro questa Segafredo

E-WORK FAENZA-SEGAFREDO 54-76

E-WORK: Franceschelli 4 (1/1 da tre), Edokpaigbe (0/2 da tre), Niemojewska 2 (1/4), Cvijanovic 12 (3/6, 2/5), Tagliamento 19 (3/7, 4/5), Peresson 3 (1/2 da tre), Bernabè ne, Gori ne, Spinelli 4 (2/3), Grande ne, Dixon 8 (2/7, 0/1), Brossmann 2 (1/4, 0/4). All.: Seletti.

SEGAFREDO: Del Pero, Pasa 7 (2/3, 1/2), Peters 4 (1/3), Cox 7 (2/7, 1/2), Rupert 17 (6/11, 1/2), Barberis 6 (1/1, 1/2), Dojkic 15 (3/7, 2/4), André ne, Zandalasini 9 (4/5, 0/3), Orsili 4 (2/3, 0/1), Consolini 7 (2/3, 1/1). All.: Vincent.

ARBITRI: Moretti, Ferrara, Tommasi.

PARZIALI: 19-22, 33-43, 45-58.

TIRI LIBERI: Faenza 6/9, Bologna 9/14.

Nessuna sorpresa. La Segrafedo fa valere la legge del più forte, espugnando il Bubani con autorità (54-76). La E-Work resta in gara per due quarti abbondanti, ma alla fine deve arrendersi alla netta superiorità avversaria, accantonando i sogni di gloria pur mantenendo la consapevolezza di essere in crescita. La stagione manfreda non si doveva certo decidere qui e le ragazze di Seletti escono comunque tra gli applausi.

Gran ritmo in avvio

Tagliamento e Dixon rispondono colpo su colpo a Dojkic e Cox (9-9 al 4’). Faenza regge bene l’urto con la fisicità felsinea e solo la fiammata tutta classe di Zandalasini regala alla Virtus un piccolo vantaggio (14-18 al 9’).

Il secondo quarto si apre sulla falsariga del primo, all’insegna dell’equilibrio, poi si scatena Dojkic e Bologna tenta la fuga (22-33 al 15’). Ma la E-Work non ci sta e resta aggrappata alla partita, attaccando il canestro ospite senza paura (28-35 al 17’). Il vizio capitale manfredo, cioè le palle perse, propiziano il nuovo allungo emiliano (28-40 al 19’). Alla squadra di Seletti manca il consueto contributo di Niemojewska, imbrigliata dalla difesa virtussina e meno ispirata del solito nel servire le compagne.

Bologna la chiude

Al rientro dagli spogliatoi, Bologna vola a +13 con Rupert, migliore in campo (33-46), ma non fa i conti con le triple repentine e clamorose di Tagliamento (39-46 al 22’). Il tasso tecnico e la panchina infinita della Segafredo, però, col passare dei minuti fanno la differenza, perché Faenza non trova più la via del canestro (39-56 al 29’). Il match è chiuso e sigillato all’alba dell’ultimo quarto, quando Barberis infila la tripla del +18 (45-63 al 32’). Il massimo vantaggio ospite arriva al 37’ (50-74), quando la partita era finita da un pezzo. La vittoria di Roma a Battipaglia allontana ulteriormente la E-Work dal nono posto e ora il vero obiettivo è il decimo. Prossimo impegno il 25 a Venezia con la Reyer capolista, altra sfida al limite dell’impossibile.

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