Umori per forza contrastanti condiscono le analisi lucide e serene della sala stampa. Sandro Dell’Agnello si gusta una vittoria in rimonta che rappresenta una bella dose di autostima: «Eravamo reduci da due battaglie con Bologna e Cividale e non avevamo il serbatoio pieno. Nei primi due quarti loro hanno dominato a livello di energia, poi i miei ragazzi, che conosco e ammiro, hanno tirato fuori risorse insospettabili. In più questa zona che ogni tanto facciamo ha messo in crisi Forlì. Siamo stati bravi a non esagerare col tiro da fuori e tutto sommato alla fine questa vittoria l’abbiamo meritata».
Una gara dall’andamento schizofrenico, poi sul +16 di casa, la Dole si è rialzata grazie a un magnifico Denegri che ha compensato gli stenti di Marini: «Denegri ha fatto una super-partita. Lui non si abbatte se sbaglia un tiro e quello seguente lo segna. Marini? Non è facile giocare da ex in questo ambiente. Mi è piaciuta l’energia che i ragazzi hanno trovato nella ripresa e il fatto che la nostra zona abbia pagato tantissimo. Un mio vecchio allenatore, quando facevamo la zona, ogni volta cambiava una regola e noi giocatori non ci capivamo niente. E lui diceva: “Bene, se non ci capite niente voi, figuriamoci gli avversari...”. E la nostra zona con un lungo in punta ha pagato eccome. Complimenti a Ogden, davvero super a rimbalzo».
Dopo 5 vittorie di fila, che consapevolezza ha adesso Rimini? «Ora pensiamo di vincere sempre, crediamo in ciò che facciamo e l’ultima partita pessima che abbiamo fatto risale al Medioevo».