Basket B, la priorità per l’OraSì è curare ogni dettaglio

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Sono i giorni che precedono il derby tra OraSì e Andrea Costa, un confronto già visto in categoria superiore, ma il passato adesso non conta e quello di domenica al PalaCosta mette in palio preziosi punti salvezza. Nei momenti difficili di solito ci si affida all’esperienza, nel caso dell’OraSì la palla passa a Lorenzo Panzini. «Il nostro stato d’animo non è dei migliori, dopo una sconfitta è normale sentirsi delusi e tristi, però sappiamo anche che non dobbiamo demoralizzarci e cercare di riprendere velocemente la strada giusta. Ora ci attendono sfide fondamentali per quello che è il nostro obiettivo, ovvero la salvezza e quindi con questo pensiero dobbiamo cambiare marcia».

Testa bassa e pedalare

Che poi è il concetto espresso da coach Bernardi dopo il ko di Fabriano in vista di un trittico che propone le due imolesi a Ravenna e in mezzo la trasferta a Taranto. «Ci stiamo preparando soprattutto cercando di curare il corretto approccio mentale e così abbiamo svolto sedute di allenamento sul modo di limitare sia le tante palle perse sia i rimbalzi offensivi concessi, due fattori che abbiamo pagato a caro prezzo contro Fabriano. Un lavoro finalizzato a ritrovare serenità e fiducia, consapevoli di doverci ritrovare prima di tutto noi come squadra e poi pensare a come contrastare gli avversari di turno».

Il play marchigiano, analizzando qualità e caratteristiche dell’OraSì, prova a spiegare il motivo dei troppi alti e bassi in ogni partita. «La squadra ha ottime individualità, ci sono tanti giovani di talento e questo li rende imprevedibili perché non sai mai cosa aspettarti da loro. Quindi a volte diventa anche un limite perché la loro mancanza di esperienza la paghi soprattutto in trasferta. Purtroppo le palle perse e i rimbalzi sono quegli aspetti delle partite che fanno la differenza: logico che dando così tanti possessi agli avversari, aumentano le possibilità di subire canestri».

Attenti a quei due

Panzini pensa ai duelli personali di domenica. «Drocker e Fazzi li conosco bene, ci ho giocato contro in passato e sono ottimi giocatori, hanno lo straniero nello spot da tre, poi Ranuzzi, Crespi, Corcelli che si alza dalla panchina ed è un tiratore temibile: sono tutti elementi di esperienza sui quali dovremo dedicare attenzione particolare. Ma senza fossilizzarci su due o tre elementi, ma pensare anche al complesso imolese».

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