Basket B, l'Andrea Costa vuole giocare d'anticipo sul mercato

Basket

Un patatrac da evitare. La quinta sconfitta consecutiva sta rendendo sempre più concreto per l’Andrea Costa l’incubo Interregionale. Attualmente i biancorossi sono tredicesimi in classifica, piazzamento che non darebbe loro nemmeno il diritto di giocare a maggio gli spareggi salvezza, riservati alle squadre dal 5° al 12° posto con quattro pass in palio per la nuova B nazionale (incroci interni al gruppi e serie al meglio delle cinque partite). Importante, per valutare il peso della posta in palio, capire come è attualmente concepito dalla riforma l’Interregionale: si tratterebbe di un torneo a 96 squadre, composto dalle 32 retrocesse dalla B, 44 promosse dalla C Gold (3 posti per l’Emilia-Romagna) e altre 20 wild card assegnate dalla Fip su base geografica. Saranno composte quattro divisioni geografiche da 24, a loro volta con due sotto gironi da 12 squadre. Previste sei promozioni in B il primo anno (con 12 retrocessioni in C) e quattro la stagione seguente. Insomma, un pozzo senza fondo.

Squadra da rafforzare

Le prime otto partite di campionato hanno emesso un verdetto chiaro. Forse questa Andrea Costa avrà pure la forza di riprendersi e di strappare un posto fra le prime dodici, in virtù della garanzia rappresentata dal lavoro tecnico e psicologico di coach Grandi, ma per essere competitivi agli spareggi avrà bisogno di qualcosa di più. Anzi, di qualcuno di più. E se la strategia iniziale, comprensibile, poteva essere quella di attendere marzo per valutare con calma dove fare un inserimento e sfruttare, magari, una super occasione, ora aspettare così tanto tempo somiglia molto ad un tuffo dall’aereo senza paracadute. In un mondo perfetto e soprattutto con un portafoglio pieno, il club di via Valeriani dovrebbe riflettere seriamente sul doppio acquisto (un esterno e un lungo), ma è logico pensare che nella migliore delle ipotesi potrà arrivare un solo giocatore.

Esterni decisivi

Nella pallacanestro, si sa, le partite alla fine le decidono gli esterni e la storia dell’Andrea Costa è piena di giocatori determinanti quando il pallone scotta. Ora Grandi questo profilo a disposizione non ce l’ha e serve molto più di un pivot. Fino a domenica scorsa Imola si è concentrata esclusivamente sui lunghi (debutto da 10 punti e 13 rimbalzi per Gloria a Sant’Antimo), ma Donda difficilmente scenderà in B, Hajrovic non piace allo staff tecnico e il ritorno di Vigori (7 punti e 3 rimbalzi di media in 19’ a Teramo) non cambierebbe granché. L’impressione, però, è che l’ennesima serataccia di Montanari abbia convinto l’Andrea Costa a spostare l’obiettivo. Quasi impossibile, vero, arrivi l’ex Franko Bushati (secondo molti in uscita da Firenze e diretto a Legnano), ma se dalle parti di via Valeriani quel pozzo senza fondo comprensibilmente fa tanta paura, allora sul mercato si muoverà qualcosa. E prima di marzo.

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