Basket B, l’Andrea Costa ha vinto con varianti tattiche

Basket

Un grosso sospiro di sollievo, ma anche la consapevolezza di come la strada verso la salvezza resti lunghissima. Il successo con Bisceglie, arrivato a 42 giorni di distanza dall’ultimo hurrà (il 17 dicembre sempre al Ruggi su Jesi), ha portato sensazioni positive all’ambiente biancorosso e l’approccio rilassato di Di Paolantonio alla conferenza stampa post-partita ne è stata la prova inconfutabile. Dopo lo scossone emotivo del derby perso con la Virtus e l’incredibile beffa a Montegrotto per mano di Padova, Corcelli e compagni avevano in bisogno primis dei due punti. Presi con autorità, restando avanti 40’ e contenendo pure il ritorno di Bisceglie.

Classifica corta

Sempre Di Paolantonio ha posto l’accento su questo aspetto, perché la quarta di ritorno ha confermato la crescita di tutte le squadra di bassa classifica e l’inevitabile innalzamento di una quota salvezza fra l’altro mai “dichiarata”. Tutti gli addetti ai lavori hanno riconosciuto l’eccezionale lavoro svolto finora dall’Andrea Costa, ma vincere 10 volte su 21 non sia bastato ai biancorossi per mettere “luce” fra sé e l’avversarie dirette: proprio la Virtus Padova, passando a Lumezzane (quarto colpo in fila) ha accorciato la classifica e così i punti di vantaggio per gli imolesi sul quintultimo posto sono rimasti due. D’obbligo capitalizzare al massimo gli impegni casalinghi, a partire dalla sfida di domenica con San Severo dalle mille vite e che all’andata recuperò dal -19 all’intervallo.

Alla ricerca di Drocker

Facendo ancora un passo indietro al successo su Bisceglie, bisogna evidenziare le novità tattiche introdotte da Di Paolantonio, specie a livello difensivo. Se la zona, variamente declinata, era stata il mantra biancorosso di tutto il girone d’andata, ora lo staff tecnico imolese sembra deciso a cambiare. Il pressing a tutto campo, perfettamente interpretato da Fazzi e la uomo (già vista a Montegrotto), faranno capolino più spesso nella metà campo dell’Andrea Costa che però la zona non l’abbandonerà, anzi. Al di là di qualche sbavatura a rimbalzo e sulle palle vaganti, l’unico vero neo è l’opaca prestazione di Gian Marco Drocker, che solo a 33” dal gong ha interrotto con una tripla la serie di 18 errori dal campo iniziata a Padova mercoledì dopo l’intervallo. Il leader di questa squadra resta lui però deve imparare ad accettare gli errori (suoi e degli arbitri) ed andare oltre, perché indugiando sugli stessi rischia solo di attorcigliarsi su sé stesso. E l’Andrea Costa non se lo può permettere.

Con delle rotazioni più corte del previsto e l’assenza di un tiratore puro come Balciunas, in pochi si sarebbero aspettati una Neupharma così performante contro la quarta in classifica San Severo. La verità? Imola senza il lituano può aver perso punti nelle mani ma ha guadagnato notevolmente sul piano dell’equilibrio: i sei giocatori oltre i 10 punti, le undici triple realizzate (solo contro Ozzano gli imolesi ne hanno segnate di più) e i 25 assist di squadra (massimo stagionale) d’altronde ne sono la prova.

Uno su tutti

Fra i giocatori in doppia cifra quello che ha brillato maggiormente è stato Francesco Magagnoli: 18 punti col 75% da tre (6/8) e 7 assist in soli 23’, ma soprattutto quattro triple pesantissime nell’ultima frazione. «Portare a casa una partita del genere contro un avversario come San Severo, quarto in classifica, fa in modo che tifosi, squadra, società, staff prendano ancor più energie per affrontare il girone di ritorno. Siamo contenti di aver messo questo mattoncino nel nostro percorso e vogliamo continuare così - afferma l’ala giallonera -. Con tutte le vicende che si sono susseguite abbiamo avuto poche opportunità di lavorare tutti assieme e quindi di allenare la nostra identità di squadra, ma so che possiamo mettere ancora più aggressività in difesa e passarci maggiormente la palla in attacco, perché tutti possono far canestro ed è bello così. Gli avversari spesso preparano la partita su un singolo giocatore, ma può capitare che la volta dopo il protagonista da 6/8 da tre sia un altro».

Magagnoli era partito con numeri ben lontani da quelli della scorsa stagione, senza riuscire mai ad andare in doppia cifra (4.9 punti di media) nelle prime nove giornate. Sotto la gestione Zappi, le statistiche dell’ala bolognese sono lievitate: 12.2 punti col 48% da oltre l’arco, 4.2 rimbalzi e 2.6 assist di media nelle cinque partite giocate da inizio dicembre, in cui ha mancato la doppia cifra solo contro Jesi. «Mi sono reso conto che questa serie B non centra nulla con quella dello scorso anno e all’inizio ho pagato un po’ a livello fisico, ma bisogna sempre rimboccarsi le maniche e capire dove poter migliorare a livello tattico, giocando, esercitandosi al tiro e allenandosi tanto sugli individuali. Serve insomma un lavoro a 360 gradi, dato che questo campionato non ti lascia il tempo di respirare e sabato sera infatti siamo già a Taranto».

Vittorie sul campo e novità in società. La Virtus ha infatti comunicato che l’ex ministro Corrado Passera, oggi banchiere con la sua Illimity Bank, ha acquisito il 14,92% delle quote del club giallonero. L’ingresso di Passera (al fianco di Fiumi già nella Fondazione Accademia Internazionale di Imola) a libro soci è avvenuto attraverso un aumento di capitale: Passera affianca Davide Fiumi, che ha il 28,5%, mentre con quote paritarie del 14,92% ci sono Alessandro Fiumi, Fabio Turchi e Stefano Loreti, con quest’ultimo che resta amministratore unico.

Orchestra giallonera

Venendo al basket giocato, con delle rotazioni più corte del previsto e l’assenza di un tiratore puro come Balciunas, in pochi si sarebbero aspettati una Neupharma così performante contro la quarta in classifica San Severo. La verità? Imola senza il lituano può aver perso punti nelle mani ma ha guadagnato notevolmente sul piano dell’equilibrio: i sei giocatori oltre i 10 punti, le undici triple realizzate (solo contro Ozzano gli imolesi ne hanno segnate di più) e i 25 assist di squadra (massimo stagionale) d’altronde ne sono la prova.

Uno su tutti

Fra i giocatori in doppia cifra quello che ha brillato maggiormente è stato Francesco Magagnoli: 18 punti col 75% da tre (6/8) e 7 assist in soli 23’, ma soprattutto quattro triple pesantissime nell’ultima frazione. «Portare a casa una partita del genere contro un avversario come San Severo, quarto in classifica, fa in modo che tifosi, squadra, società, staff prendano ancor più energie per affrontare il girone di ritorno. Siamo contenti di aver messo questo mattoncino nel nostro percorso e vogliamo continuare così - afferma l’ala giallonera -. Con tutte le vicende che si sono susseguite abbiamo avuto poche opportunità di lavorare tutti assieme e quindi di allenare la nostra identità di squadra, ma so che possiamo mettere ancora più aggressività in difesa e passarci maggiormente la palla in attacco, perché tutti possono far canestro ed è bello così. Gli avversari spesso preparano la partita su un singolo giocatore, ma può capitare che la volta dopo il protagonista da 6/8 da tre sia un altro».

Magagnoli era partito con numeri ben lontani da quelli della scorsa stagione, senza riuscire mai ad andare in doppia cifra (4.9 punti di media) nelle prime nove giornate. Sotto la gestione Zappi, le statistiche dell’ala bolognese sono lievitate: 12.2 punti col 48% da oltre l’arco, 4.2 rimbalzi e 2.6 assist di media nelle cinque partite giocate da inizio dicembre, in cui ha mancato la doppia cifra solo contro Jesi. «Mi sono reso conto che questa serie B non centra nulla con quella dello scorso anno e all’inizio ho pagato un po’ a livello fisico, ma bisogna sempre rimboccarsi le maniche e capire dove poter migliorare a livello tattico, giocando, esercitandosi al tiro e allenandosi tanto sugli individuali. Serve insomma un lavoro a 360 gradi, dato che questo campionato non ti lascia il tempo di respirare e sabato sera infatti siamo già a Taranto».

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