Basket B, il minuto più pazzo della storia dei “Raggi”

Basket

Quando Stanic intercetta un passaggio alto-basso di Poggi e vola dall’altra parte a beffare lo stesso lungo sul pick and roll per piazzare la ferale tripla del 62-70, mancano appena 70” alla fine di Faenza-Fabriano e sul PalaCattani scende il gelo, tanto che qualcuno, sugli spalti, infila il cappotto e poi il cancello di uscita.

Coach Lotesoriere però ci crede ancora, e non solo lui: il suo time-out innesca il minuto più pazzo della storia dei Raggisolaris. Dopo una tripla di Begarin, un appoggio facile di Giombini sembra sbattere la porta in faccia alle ultime speranze (65-72), rianimate da una penetrazione di Vico. “NiccolAir”, dall’altra parte, subodora il disastro, ferma a sua volta il tempo, ma i suoi ormai spargono feromoni della paura sul parquet, che infervorano i neroverdi: in rapida successione arrivano il “passi” dello stesso Giombini, la bomba del -2 di Begarin, una rimessa affrettata che costa un’altra persa di Fabriano, con Vico a sprecare l’appoggio del pari. Ma ancora Giombini non controlla il pallone, rimessa Faenza a 14”, ci riprova Vico, stoppato da Negri, palla fuori e altro fondocampo a -4”. Stavolta la palla va a Poletti, su cui Giombini commette fallo: 2/2 glaciale di “Mitch” e parità. C’è tempo per un’altra rimessa folle dell’ex Bandini, arraffata da Pastore che sulla sirena sfiora il “gol” dell’apoteosi. L’opera verrà completata comunque nel supplementare, sull’onda emotiva della rimonta, che, data la compartecipazione di un’avversaria entrata in confusione mentale, non cancella gli affanni dei restanti 39’ ma rende merito alla fede incrollabile dei Blacks, alla capacità di restare aggrappati alla partita nonostante amnesie difensive e sprechi in attacco, sofferenze a rimbalzo (35-47, con 17 offensivi concessi e 18 punti ospiti da seconde opportunità) e mira discontinua (il glaciale 1/17 dall’arco al 36’, scongelato dall’infornata finale di 5/7).

«Un finale da “march madness” - esulta Poletti - ovvero il basket dei college Usa. Loro hanno calato la concentrazione e noi siamo stati bravi a sfruttare la chance, in un minuto in cui ci è andato tutto dritto. Partita combattuta, loro hanno giocato alla grande, avrebbero meritato di vincerla al 39’, noi in difesa avevamo scelto di accettare i cambi, e non abbiamo pagato mismatch in uno contro uno, però abbiamo talvolta ecceduto negli aiuti, ci siamo esposti ai loro rimbalzi offensivi e la loro aggressività ci ha fatto perdere il ritmo. E quando si è in una situazione di classifica difficile, ogni errore diventa più pesante. Però siamo rimasti lì e ci siamo fatti trovare pronti; quindi, ci prendiamo questa vittoria e andiamo a Ozzano con fiducia. La lana si pesa alla fine’.

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