Basket A2, Unieuro, una domenica da ko tecnico e fisico

È una sconfitta che fa male. Alla classifica, alle aspirazioni e al morale. E se il ko rimediato dall’Unieuro in casa della Libertas Livorno rappresenta oggettivamente un brusco passo indietro rispetto all’immagine di sé che la squadra biancorossa aveva dato la settimana precedente nel derby con Rimini, a rendere più fosco il quadro non sono solo questa constatazione e l’11° posto cui i romagnoli sono al momento scivolati, ma anche le preoccupazioni legate al nuovo infortunio accusato da Shawn Dawson.
A 8’ dalla sirena, l’ala di passaporto israeliano, su un’azione difensiva ha chiesto l’avvicendamento toccandosi il ginocchio destro. Sedutosi in panchina ha provato a rientrare in campo quando, poco dopo il 36’, Pollone è uscito per falli. Un tentativo durato meno di un minuto, perché dopo essersi ancora toccato la parte dolorante, a 3’ dal gong dopo una palla recuperata in difesa dalla squadra, gli arbitri hanno interrotto il gioco consentendogli di tornare in panchina. Stavolta definitivamente e con i fisioterapisti a porgli il ghiaccio sopra l’articolazione.
Sulla natura e sull’entità del problema, si è cercato di fare luce nella serata di ieri, questa mattina è in programma la risonanza, ma qualunque sia il responso, c’è un calendario che fa tutto fuorché agevolare un recupero lampo.
Domani sera, infatti, l’Unieuro sarà di nuovo in campo ospitando Torino in un match da vincere “senza se e senza ma”, poi domenica si viaggia a Desio per sfidare Cantù in difficoltà, ma pur sempre terza in classifica. Quindi i forlivesi dovranno vedersela in casa propria con Udine seconda della classe. Insomma, servirebbe una squadra al meglio della salute mentale e fisica e invece se la prima ha subito un duro contraccolpo a Livorno, la seconda, tra l’influenza di Matteo Parravicini e i dubbi legati a Dawson, ne segue la scia.
Nel caso l’ala di Eliat non dovesse recuperare, allora il ritrovarsi con Demonte Harper ancora in rosa rappresenterebbe un colpo di fortuna. Teorico però, perché ovviamente campeggia il dubbio di come possa ricalarsi nella canotta di gara un giocatore ormai escluso di fatto dal contesto di squadra e che, pur senza mai ammetterlo ufficialmente, la società stava cercando di piazzare altrove per risolvere una grana tecnica e liberarsi del peso degli ultimi mesi d’ingaggio di un contratto comunque biennale. Si era ventilata proprio l’ipotesi Cantù, alle prese col prolungarsi dell’assenza di Tyrus McGee, ma la situazione attuale cambia tutto? Ai medici la risposta.
La prima, perché, poi, la seconda spetterà alla squadra in campo. Perché il pesantissimo 0-18 che ha condizionato il match di Livorno, non è l’unico aspetto negativo di una serata storta. Non lo è considerando che, poi, Forlì al 25’ era tornata a -2 e contemporaneamente la Libertas aveva perso il suo play Usa Hooker. Una squadra di rango a quel punto sfrutta il vento e azzanna la presa e, invece, l’Unieuro non ha mai dato l’impressione di potere svoltare a suo favore l’incontro. E questo preoccupa ancor più dei problemi fisici.