Basket A2, Unieuro-Torino vale più dei due punti

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È l’ultima boa attorno alla quale virare per prendere il vento a favore e spingersi, così, da prima in classifica dritto fino al traguardo di fine regular season. L’Unieuro domani riceve Torino e ogni volta che le due formazioni si sfidano, significa che la gara è importante. Valeva quando hanno incrociato i guantoni in Coppa e nelle fasi a orologio degli scorsi campionati, vale ora che siamo esattamente a metà percorso della seconda fase del torneo.

Proprio perché, con il match del PalaGalassi se ne saranno giocati cinque e altrettanti dovranno disputarsi per stilare la classifica definitiva, conquistare i due punti in palio conta e non poco. E Forlì li vuole a tutti i costi contro una big dopo averli fatti propri anche nelle insidiose trasferte contro le squadre di seconda fascia nel girone Verde.

Partite che il giemme biancorosso Renato Pasquali sa bene quanto siano state dure. Anche troppo dure e sofferte? «No, combattute e difficili come immaginavo e come non poteva non essere visto che i punti valgono tanto anche per chi si deve salvare e contro la capolista possono scendere in campo senza pressione - ammette il general manager -. Noi non possiamo pensare di andare ovunque e vincere ampiamente, perché siamo una buona squadra ma non la migliore del campionato. Siamo bravi, ma bravi significa anche sapere assorbire squadre che mordono come Agrigento o Luiss Roma e riuscire a vincere comunque la battaglia».

Oltre a poterla vivere con i propri tifosi al fianco, quello con Torino sarà un altro tipo di partita, con difficoltà diverse, ma più che presenti. «Sarà un anticipo di play-off, un primo spareggio di tanti che ne giocheremo. Per il primo posto finale questo passaggio sarà importante, anche perché adesso credo che la differenza la faranno soprattutto gli incontri casalinghi quindi contro Torino, Cremona e Cantù».

Per la nona vittoria consecutiva servirà una Unieuro dura quanto e più della sua avversaria. «Il match sarà estremamente fisico, un ruolo lo avrà anche l’interpretazione della terna arbitrale su quale sia il limite del consentito e del non permesso. Una volta stabilito, andrà fatto valere per entrambe e con continuità».

C’è un altro aspetto che avrà un peso importante e che Forlì cercherà di limitare nei suoi effetti: la probabile perdurante assenza di Kadeem Allen. «Non ha ancora ripreso ad allenarsi con la squadra e sta svolgendo terapie mirate solo a farlo guarire e non a consentirgli di rientrare domani. Il medico lo visiterà e darà il suo parere, ma preferiamo assolutamente non rischiare se avessimo dei dubbi sul suo recupero».

L’obiettivo, confermato da Renato Pasquali è quello di riaverlo in campo sabato prossimo con cantù nella semifinale di Coppa Italia.

Intanto radio mercato torna ad avvicinare qualche nome all’Unieuro. Gora Camara sembra sfumato, si parla di Luca Possamai o Daniele Magro, ma da adesso alla dead line del 5 aprile può succedere di tutto. Così come non succedere nulla.

«Non passa giorno che io non parli con i procuratori - ammette il giemme - ma ci sono almeno sei società a caccia di giocatori e nessuno di questi che possa muoversi. Un mercato così bloccato sinceramente non lo avevo ancora mai visto. Non ci sono atleti che si libereranno di sicuro e quindi trattabili».

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