Basket A2, Unieuro, la Coppa va riposta in bacheca

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Con gli occhi che ancora brillano della luce riflessa in loro, della Coppa Italia conquistata domenica a Roma e dopo due giorni di meritato riposo concessi a staff e squadra, da ieri l’Unieuro è tornata in palestra per risintonizzarsi sul campionato. Il trofeo alzato al cielo da Daniele Cinciarini e compagni è sì, il punto, tangibile, più alto raggiunto dalla Pallacanestro 2.015 nella sua curva ascendente, ma è anche un traguardo intermedio sul percorso di una stagione che, semmai, proprio grazie al successo nella kermesse del Pala Tiziano pone l’obiettivo della seconda finale promozione in due anni, ancor più in evidenza e ancor più agognato.

Proprio per questo, ora è giusto porre in bacheca la coppa e guardare avanti, anche in virtù del fatto che l’Unieuro tornerà in campo già sabato sera, in trasferta, e sul campo di una Casale Monferrato affamata di punti salvezza e motivata a mille dalla possibilità di conquistarne due facendo lo sgambetto alla squadra del momento. Ciò che Forlì, reduce dal ko con Torino che le ha impedito di avvantaggiarsi in classifica sulla Fortituto e ha riavvicinato Udine (-4, ma in realtà -6 considerando lo 0-2 negli scontri diretti), vuole e deve a tutti i costi evitare.

Uno snodo delicato e importantissimo sulla strada della conquista della migliore testa di serie nel tabellone play-off, quindi, quello in casa dell’ex squadra di Fabio Valentini, capace di battere proprio Bologna il 18 febbraio scorso (e con ben 22 punti di margine) prima di incappare in tre sconfitte consecutive con Piacenza, Verona e Nardò.

Un record di 6-21 (con cinque successi casalinghi), che pone i piemontesi sopra di appena due lunghezze al fanalino di coda latina e a pari quota con Agrigento. Delle tre, una retrocederà direttamente in B Nazionale tra cinque partite e ognuna di queste diventa, dunque, fondamentale.

Concetto che, sia chiaro, vale anche per l’Unieuro, la quale a proposito di record, dopo la “due giorni” romana, è riuscita nuovamente ad aggiornarli. Anzi, per l’esattezza, ha pareggiato quello della stagione 2022-2023.

«Ripetere un campionato da 80% di vittorie come l’ultimo, sarà impossibile» dicevano tutti in casa biancorossa a inizio campionato. Pensando alla nutritissima concorrenza per il vertice spalmata tra i due gironi, non si poteva che convenirne. Eppure Forlì ha già fatto meglio perché alle finali di Coppa l’anno scorso neppure ci arrivò, poi in quanto il computo totale delle vittorie sinora ottenute è pari a quello dell’ultimo torneo, play-off esclusi.

L’Unieuro complessivamente, nel 2022-2023 ha vinto 33 partite e ne ha perse 10, per un 76.7% di successi stagionali. Se dal conto togliamo le sei vinte e le tre perse dei play-off, allora tra Supercoppa, Coppa Italia, regular season e fase a orologio, la squadra di Antimo Martino ha centrato l’81.2% di vittorie. Ebbene, in questo campionato sinora si contano quattro vittorie e una sconfitta tra Siupercoppa e Coppa Italia, un record di 18-4 alla fine delle gare interne del girone Rosso e un 4-1 nei match giocati nella seconda fase. Totale: 26 vinte e 6 perse, ossia l’81.25% di successi come un anno fa.

A questo punto, la prospettiva che si pone davanti ai forlivesi è solo quella di migliorarsi, già a partire da sabato sera a Casale Monferrato. Poi saranno i play-off a parlare e a dire se è vero che, proprio il trionfo di Roma, avrà dato all’Unieuro quell’abitudine ad affrontare le sfide decisive, che a giugno scorso in finale, fu invece uno dei valori aggiunti della Vanoli Cremona.

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