Basket A2, Unieuro e Rinascita, grandi prove a pochi chilometri di distanza

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Chi di tripla ferisce, di tripla poi perisce. E’ questo uno degli aspetti più particolari della domenica perfetta della Romagna dei canestri. Quella culminata in due vere e proprie imprese corsare che illuminano la classifica, le fanno prendere luce subito e la rendono potenzialmente ancora più brillante in prospettiva. L’impresa dell’Unieuro, che facendo cadere per la prima volta in questa annata il fattore campo di Udine, conquista con un turno d’anticipo l’accesso alle finali di Coppa Italia e domenica giocherà addirittura per terminare la regular season al primo posto solitario.

Quella di Rimini che espugna Trieste dominando 40’, inanella la terza vittoria esterna consecutiva (e fino al 30 dicembre, fuori casa, non aveva mai vinto) e sale momentaneamente al 7° posto, a due sole lunghezze dal sesto occupato da Piacenza in striscia negativa da cinque turni.

Meglio di così non poteva andare

Forlì deve ringraziare anche ai propri cugini che le hanno tolto il peso di dovere vincere a ogni costo con Trieste per chiudere entro le prime due piazze. Un successo che Kadeem Allen e compagni cercheranno comunque, perché se giungesse in contemporanea a una sconfitta della Fortitudo a Verona, allora ecco che sarebbe primato e vantaggio di evitare la trasferta a Trapani nella fase a orologio.

Dal canto suo Rimini ha la chance di bissare la vittoria più prestigiosa della sua stagione contro l’Apu Udine al Flaminio nella gara da ex di quel Francesco Pellegrino visto finalmente in campo ancorché per 4 minuti di ripresa di contatto, Nell’eventualità potrebbe approfittare della non semplice trasferta dell’Assigeco a Orzinuovi e dello scontro diretto che toglierà punti a una tra Cividale e Cento.

Ma torniamo alle triple

Chi di bomba ferisce, della sua stessa arma poi è vittima. Vale sia per Unieuro che per Rinascita, capaci di girare a proprio favore quello che doveva essere, invece, il grande punto di forza delle proprie avversarie: Udine la squadra con la migliore percentuale dall’arco del girone (38% che in casa diventava 40% prima della palla a due), Trieste quella che tira più triple di tutte (34.8 di media a partita) e con un buon 34%.

Cosa è successo? Semplice: Trieste ha sparato all’impazzata dal perimetro, addirittura 40 conclusioni in 40 minuti, con l’ansia di restare in scia a una RivieraBanca partita a razzo e con la difesa romagnola a rendergliele spesso e volentieri forzate o fuori ritmo, Ne è scaturito un modestissimo 23% con appena 9 realizzazioni, mentre Rimini, attaccando sempre con giudizio e fluidità, ne ha tirate appena 27 realizzandone 14: è il 52%, la migliore percentuale di tutto il campionato, spodestando dal gradino più alto delle performance il 46% del match casalingo con Orzinuovi.

Forlì ha fatto più o meno lo stesso, con un pizzico di “follia” tattica in più. Prima di tutto l’Unieuro ha costretto l’Apu, sul proprio parquet, a fermarsi al minimo sindacale realizzativo, ossia a 61 punti che, però, sono anche un segnale del limite dei friulani (sarà un caso se in quattro scontri diretti al vertice persi, non ha mai toccato quota 70?) poi l’ha fatta tirare dalla lunga con la peggiore percentuale stagionale, il 24%. Da parte loro, invece, Zampini e soci hanno mandato a bersaglio 13 triple (sei in più degli avversari) con il 46%. È la terza migliore performance dell’annata dopo il 50% delle sfide del girone di ritorno con Cento e Rimini.

“Lucida follia” tattica?

Dopo un inizio oltremodo difficile, Antimo Martino decide di schierare spesso e volentieri la propria difesa a zona. Una zona contro la migliore batteria di tiratori da tre di tutta l’A2? Sì, esattamente, ma una zona appiccicosa, mobilissima, fastidiosissima, che minuto dopo minuto insinua un tarlo nella testa dei bianconeri, sempre più pressati dalla necessità di fare propria la gara e sempre meno sicuri di sé. È l’arma della svolta di una squadra paziente e vincente quanto Sinner domenica contro Medvedev. La mossa che rivolta la gara e consente all’Unieuro di farla propria.

Dettagli, forse, ma sia per Rimini che per Forlì, anche la cartina di tornasole di due gare perfettamente preparate e magistralmente messe in opera sul parquet. Due vittorie dal peso specifico enorme. Senza alcun ombra di dubbio, le due migliori recite di Pallacanestro 2.015 e RivieraBanca in questo campionato. E se il meglio dovesse ancora venire?

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