La versione peggiore dell’Unieuro. Di questa stagione senza dubbio e tra le più spente degli ultimi anni, anche se ciò non deve ribaltare d’improvviso ogni considerazione fatta sulla squadra di Antimo Martino in questo avvio di campionato, ma necessariamente pone degli interrogativi e sollecita ulteriore lavoro per trovare correttivi a quanto ultimamente sta girando nel verso sbagliato. Mai in questa annata si era vista una squadra così sgonfia, però l’errore più grave, ora, sarebbe dimenticare ciò che Forlì è stata in precedenza, focalizzarsi solo su un presente obiettivamente complicato e intaccare anche inconsciamente la fiducia nel “sistema” e nel lavoro svolto per crearlo. Domenica arriva Cento al Pala Galassi e se nel clan Unieuro mancasse la fiducia davanti ad una squadra solida e rognosa difensivamente come quella emiliana, sarebbero dolori. Ciò che deve cambiare è altro e Antimo Martino l’ha chiarissimo in testa visto che, nell’immediato dopo partita di domenica ha puntato l’attenzione sulla cattiva interpretazione offensiva del match. Tradotto, ricorso eccessivo al tiro dalla lunga distanza anche se Cividale lo concedeva. Siccome era una serata di scarsa vena Forlì doveva cercare alternative muovendo maggiormente palla, uomini e, conseguentemente, la difesa avversaria. Si è accontentata, invece, di quanto gli ospiti le permettevano, facendo così il loro gioco.
Il problema del tiro dall’arco
Analizzando, però, la breve storia di questa stagione, si nota come il surplus di tiro dall’arco ricorra nelle prestazioni peggiori dei biancorossi. Proprio contro Cento in Supercoppa (56-75 il finale) 28 tiri da due e 32 da tre (28%), a Ferrara due domeniche fa ancora 28 tiri da due contro 35 dal perimetro (col 23%), contro Cividale 25 conclusioni da due contro 37 dalla lunga (col 22%). Una sola volta, pur vincendo, Forlì ha tirato di più da tre. E’ stato con Rimini in Supercoppa con 22 tentativi da due e 33 (col 33%) da tre punti ed è stata la sola volta in cui, con oltre 30 conclusioni dall’arco, l’Unieuro ha vinto. In assoluto Forlì è la squadra che tira di più dai 6.75, lo fa 29 volte a partita, ma è anche una delle peggiori, esattamente 12esima, col suo 31%. Di converso, i biancorossi sono gli ultimi del girone per tentativi da due (32.6 a gara, la penultima è Chiusi con 33.6) e anche se compensano col 2° posto nei falli subiti (20.9 a sera, dietro Chiusi a quota 22.9), poi non ottimizzano affatto questa dote tirando i liberi col 68%.
Peggio di tutti nel girone
Cosa dicono questi numeri? Ciò che Martino, domenica, ha sottolineato: la sua Unieuro non ha centri da gioco spalle a canestro e neppure da pick and roll come negli anni scorsi con Bruttini, non è dotata di verticalità e, in attesa di Sanford, ha pochi uomini capaci di attaccare il ferro. Eppure Forlì nelle vittorie ha saputo coinvolgere i lunghi in situazioni dinamiche e attaccare anche l’area. Deve ritrovare questa dimensione.