Basket A2, Tilghman e Rush anticipano il derby Ravenna-Forlì

Basket

I derby come OraSì-Unieuro hanno sempre bisogno dei protagonisti più attesi. Gladiatori totali pronti a far saltare sulla sedia tutti i tifosi con giocate spettacolari e decisive. Se poi a scrivere le pagine sono due stranieri, a maggior ragione se americani come Austin Thilghman e Erik Rush, ecco che quella rivalità legata per lo più al campanilismo assume contorni internazionali aumentando in maniera esponenziale la qualità.

Quali sensazioni avvertite in vista del derby di domani?

Tilghman: «Ho un grande entusiasmo e non vedo l'ora di vivere l'atmosfera di questa partita e di giocare questo mio primo derby. Se saremo bravi a giocare il nostro basket e ci atterremo alle nostre regole in difesa giocando duri, comunicando tra noi e ci passeremo la palla, penso che potremo disputare una bella partita e divertirci». Rush: «Sono stato qui già per due anni, ho giocato questa partita e percepisco l’importanza per la città e per la squadra. Ogni volta che c’è una sfida come questa c’è un’intensità diversa, più concentrazione ed anche gli allenamenti sono più duri. E’ davvero una grande partita e tutti la prendiamo molto seriamente».

Che opinione avete degli avversari, già affrontati in passato?

Tilghman: «È trascorso molto tempo dalla SuperCoppa però ricordo due squadre dure con buone guardie, ma da allora entrambe sono cresciute e se loro hanno aggiunto alcuni giocatori, noi siamo molto migliorati, per cui non sarà la stessa partita ma certamente bella e ben giocata». Rush: «Conosco abbastanza bene Ravenna, stanno facendo una grande stagione sin qui. Tutte le volte giocano forte, soprattutto in difesa. Hanno esterni forti in grado di controllare il ritmo della partita ed un reparto lunghi molto fisico. Alcuni giocatori sono rimasti dagli anni passati, questo mi permette di conoscerli meglio e sapere quanto forti possano essere».

Che previsione fareste per questa attesissima sfida?

Tilghman: «Mi aspetto tanta intensità, tante emozioni in un palazzetto diverso, più grande e con tanto pubblico caloroso. Servirà tanta energia». Rush: «È un derby. Sarà fisico e duro. Regalerà tante emozioni. Se possiamo controllare la partita lo dovremo fare, concentrandoci su di noi in primis».

Qual è il ricordo più bello finora dell’esperienza in Romagna?

Tilghman: «Non ce n’è uno in particolare ma sono tanti i bei momenti che vivo ogni giorno con i miei compagni di squadra. È vero che ci divertiamo anche in campo, ma ancora di più fuori ed è quello che molte persone non vedono: scherziamo, facciamo battute sentendoci tutti in sintonia e in armonia perché siamo un gruppo anche al di fuori del basket. Imparo una nuova lingua, Ravenna è una città bellissima quindi è un vero piacere vivere questa esperienza in Italia». Rush: «Fuori dal campo porto nel cuore gli amici che mi sono creato nel tempo, l’organizzazione e le cene con cibo tipico che sono sempre fantastiche. La mia ragazza è poi romagnola, qui mi sento davvero in famiglia».

Cosa fa nel tempo libero un giocatore americano in Italia?

Tilghman: «Nulla di speciale se non guardare molti film e tante partite di pallacanestro, soprattutto di Eurolega». Rush: «Ormai gioco in Italia da tantissimo tempo. Le cose sono molto cambiate rispetto al passato. Quando sei giovane giochi tanto con la playstation e fai cose più adatte alla tua età. Ora mi piace leggere e guardare film, non ho generi particolari ma quando decide la mia ragazza devo vedere quelli d’amore. Le mie attenzioni, però, sono tutte per la pallacanestro. Studio gli avversari e preparo le partite con la massima attenzione».

Cosa vi ha colpito di più delle vostre città, Ravenna e Forlì, e dei loro abitanti?

Tilghman: «Ravenna mi piace perché c’è la spiaggia che mi ricorda i tempi dell'università quando vivevo proprio vicino al mare. È una bella città non troppo grande dove le persone sono davvero accoglienti e simpatiche. C'è perciò tutto quello di cui ho bisogno e fra l’altro tanti ristoranti dove mi piace mangiare la pasta e la pizza margherita che è la mia preferita» Rush: «Amo la passione con cui vivono la pallacanestro. Mi ricordo in primis del palazzetto pieno per il derby. Quella cosa che ti spinge a dare sempre il massimo in campo».

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