Basket A2, RivieraBanca, parola d’ordine atteggiamento

Basket

Archiviare al più presto e catalogare lo scivolone interno contro Cividale alla voce “inciampo” di percorso. C’è rabbia e consapevolezza alla ripresa degli allenamenti in casa RivieraBanca per uno stop in uno scontro diretto che lascia ben più di un rimpianto e parecchio amaro in bocca.

Ma Rbr vuole subito svoltare e dimostrare di essere incappata solo in un brutto passaggio a vuoto. Parola di capitan Stefano Masciadri. «Non siamo preoccupati, abbiamo rivisto la gara tutti insieme, focalizzandoci specialmente su quell’ultimo giro di lancette fatale che ci è costato la partita».

Dietro la lavagna, non certo la prodezza allo scadere di Redivo, ma una gestione dei rimbalzi in difesa nell’ultimo minuto imbarazzante, con tre possessi in fila concessi ai friulani, tagliafuori non pervenuti e disattenzioni evitabili. «Inaccettabile difendere così per il tipo di percorso che stiamo facendo, aver concesso quei rimbalzi è stato purtroppo fatale. Dobbiamo lavorare su questi dettagli, sui particolari, che in gare così equilibrate finiscono per decidere le partite».

Un vero peccato, perché per il resto la prestazione c’è stata, con due fughe sempre rintuzzate dagli ospiti, a coprire le magagne di una serata al tiro negativa. «Stiamo migliorando tutte le voci a livello statistico, non è un caso che siano salite anche le nostre prestazioni. A Chiusi e Cento abbiamo disputato due super partite, sabato volevamo confermarci ma abbiamo trovato di fronte una squadra altrettanto in forma. Ci siamo già gettati la sconfitta alle spalle, domenica abbiamo un’altra gara fondamentale che vogliamo vincere a tutti i costi. Dobbiamo fare attenzione in ogni momento della gara, anche io da capitano mi assumo le mie responsabilità per tenere alta l’attenzione».

Sul capitolo percentuale di realizzazione, c’è l’aspetto fiducia che aleggia pesantemente su una stagione che da subito ha preso sembianz complicate. «Il basket è strano, ci sono momenti difficili dove per noi giocatori il canestro in allenamento è amico, e in partita si restringe terribilmente, dove la fiducia e la serenità conta tanto. Ti puoi allenare quanto vuoi, ma quando non gira non gira. Ma è solo questione di tempo, perché le qualità di questa squadra sono indubbie. In questa stagione anomala ci dobbiamo guadagnare tutto, nessuno regala niente, ma siamo sulla buona strada già da dicembre e il nostro percorso lo testimonia. Abbiamo gli occhi puntati addosso, domenica con Nardò possiamo dire la nostra, di sicuro mostrando un altro tipo di atteggiamento».

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