Basket A2, Rbr-Dell’Agnello verso il sì
Strana stagione, quella della Rinascita. Montagne russe incredibili, figlie di un avvio deleterio, con due soli successi nel girone di andata, l’esonero di Mattia Ferrari e l’avvento di Sandro Dell’Agnello, sotto la cui gestione la squadra si è trasformata, prendendo sicurezza e facendo 9/10 nella fase a orologio, dopo un ottimo girone di ritorno. Guardando come era iniziata, il bicchiere è mezzo pieno, ma siccome l’obiettivo era far meglio dell’anno precedente (nella quale si era arrivati ai play-off, cedendo 3-1 con Treviglio), allora in generale resta un po’ di rammarico per lo 0-3 con Rieti.
Tutta questa differenza non si era vista, almeno in Sabinia, prima della partita più a senso unico della serie, garatre, con Jazz Johnson tornato fantasma del Flaminio e dei pensieri di Marks e una post-season troppo corta, al netto però di condizioni generali non positive, perché Tassinari e Tomassini erano si e no al 50% e Masciadri non li ha giocati.
A livello di fidelizzazione c’è stata un’ulteriore crescita: tanti sold-out di un Flaminio sempre più innamorato, attaccato alla squadra anche nei momenti difficili. Un patrimonio che andrà custodito costruendo una squadra ancor più forte, perché l’A2 che si prospetta non sarà affatto semplice.
Il tecnico
Ma da dove ripartirà la dirigenza per l’allestimento del roster 2024-25? Di certo dall’allenatore: in vista della conferenza stampa di domani, è quasi certo che ‘Sandrokan’ resterà al timone della squadra. L’accordo è biennale, le parti si dovranno confrontare per ragionare su programmi e obiettivi, anche perché Dell’Agnello vuole giocatori adatti al suo sistema, che non è lo stesso di Ferrari (il quale aveva avuto molta voce in capitolo).
La squadra
Ci sono i contratti di Simioni, Grande, Tomassini e Johnson, che dovrebbero restare, così come si spingerà per il rinnovo di Anumba, soprattutto con la conferma di Dell’Agnello. Uno tra Pellegrino e Masciadri potrebbe rimanere come quarto lungo, è arrivata invece al capolinea l’avventura di Tassinari, con la società propensa a ingaggiare un play italiano di primo livello, affiancandogli un esterno Usa con molti punti nelle mani, che non dovrebbe essere Marks. L’ex Cento, alla fine della fiera, non ha disputato una cattiva stagione ma la sensazione è che si guarderà altrove, anche se, adesso, sono tutti discorsi prematuri.
La società
RivieraBanca pare intenzionata a valutare l’ingaggio di un general manager professionista con trascorsi in A1, per un ulteriore salto di qualità anche a livello dirigenziale.