Basket A2, Piero Bucchi da doppio ex fa le carte alla finalissima: «Non vedo una favorita»

Forse qualcuno stenta a ricordarlo, ma Piero Bucchi vivrà da doppio ex la finale promozione tra Rimini e Cantù. Beh, il percorso sulla panchina biancorossa è noto a tutti e costellato da vittorie e partecipazioni alle coppe europee, ma anche in Brianza ha lasciato il segno. Anche se forse sarebbe meglio dire che il segno è stato lasciato a lui. «Il 26 gennaio 2021 mi chiamarono al posto di Pancotto, Cantù rischiava la retrocessione in A2, all’inizio stava andando tutto bene, poi è arrivato il Covid che ha colpito me, il mio staff, la guardia americana. Sono stato fuori dai giochi per 24 giorni, quando sono rientrato eravamo tornati sotto la linea di galleggiamento e non siamo riusciti a evitare la retrocessione».
Da quell’anno sempre A2, con due finali perse (contro Scafati e Trieste) e una semifinale due anni fa persa contro Pistoia. Può essere arrivato il momento buono? «Quando in squadra ci sono elementi del calibro di De Nicolao, Baldi Rossi e McGee (i tre classe ‘91 del gruppo, ndr) e parlo dei giocatori con maggiore esperienza, credo che nessun traguardo sia precluso. E una squadra così navigata può anche pensare di poter vincere in trasferta anche in un palazzo tosto come il Flaminio. Perché quando arrivi alla finale, il fattore campo non sempre rappresenta un fattore. Una favorita? No, dico 50% a testa».
Dove si potrebbe decidere questa finale e quali sono i “più” delle due squadre? «Premesso che una serie che si gioca al meglio delle cinque partite può riservare ogni tipo di novità quando si alza la palla a due, credo che la difesa sul perimetro di entrambe le squadre sarà molto importante. Rimini ha giocatori di grande qualità, elementi di esperienza come Tomassini, Grande, gli stessi americani e gioca in casa dove si sente molto sicura. Cantù potrebbe vincere la lotta a rimbalzo: per Camara, Simioni, Johnson sarà dura st volta, rispetto alla serie contro Forlì».
Ha visto tutti i derby? «Sì,gli ultimi due senza pubblico sono stati una sconfitta per il basket. Le porte chiuse per scontri fuori dal palazzo non le capisco, la pallacanestro in Italia dovrebbe essere superiore a queste cose ma ogni tanto ci ricasca. Parlando di basket giocato, Forlì alla fine era troppo stanca per reggere i ritmi dei play-off, le cattive condizioni di Perkovic hanno inciso perché il croato ha un impatto importante sulle partite».
Bucchi idealmente dà un consiglio a RivieraBanca. «Nella serie con noi e qualche volta con Forlì, hanno avuto piccoli black-out. La continuità per Rimini sarà fondamentale, perchè una squadra come Cantù, soprattutto quella che ho visto contro Rieti, non concede seconde occasioni».