Basket A2, Pasquali & Martino: l’Unieuro del futuro ricomincia da loro

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Sono trascorsi appena quattro giorni dalla conclusione della stagione della Pallacanestro 2.015 ma per Forlì tra ciò che è stato e ciò che sarà corre un filo unico che, di fatto, conduce già al domani. Un filo che non si spezza né nei progetti né nelle persone, o almeno in alcune che ricoprono ruoli apicali.

Se infatti sul vertice della piramide rappresentato dal presidente Giancarlo Nicosanti, resta ancora l’incertezza sulla sua volontà di proseguire a incarnare il ruolo, o permanere semplicemente come socio, altre caselle si accendono.

A partire da quella del general manager Renato Pasquali che, come annunciato in tv a Panorama Basket da Riccardo Pinza, sarà dietro la scrivania per il nono anno. Ed è lui stesso ad accenderne un’altra, importantissima. Quella legata al coach dell’Unieuro per il campionato 2025-2026. «Antimo Martino è il nostro allenatore e lo sarà ancora nella prossima stagione - annuncia Pasquali -. Non nego che sono suonate alcune sirene per lui, ma oltre ad avere il contratto per un altro anno, è stato lui stesso a comunicarci la volontà di rimanere a Forlì senza richiedere o tanto meno pretendere, garanzie superiori a quelle che ha avuto nelle stagioni passate».

Luci e ombre

Da lui, dunque, si ripartirà, in continuità con un campionato che i biancorossi hanno chiuso al quarto posto finale. Risultato conseguente alla semifinale persa con RivieraBanca Rimini che, com’è normale che sia, lascia una scia di sensazioni dal sapore differente.

«È così, perché da un lato finiamo il nostro cammino non senza rammarico per gli infortuni che ancora una volta hanno limitato la squadra nel momento decisivo e per non avere potuto avere il nostro pubblico in casa in una semifinale la regolarità competitiva è stata minata dalla decisione di chiudere le porte ai tifosi. Rammarico che però nutro anche per gli appena 2.300 e 2.000 spettatori dei match interni con Cividale. Mi spiace, forse i forlivesi non credevano abbastanza in una squadra che, invece, esce dai play-off anche con la forte consapevolezza di aver dato il massimo sotto ogni punto di vista. Basti pensare a Magro, ad Harper che in garaquattro aveva un ginocchio malandato per il sovraccarico, a quello di un Toni Perkovic che domenica sera ha chiesto lui con forza di poter entrare nella ripresa per aiutare la squadra».

Una Unieuro che ha dato, ma anche espresso il massimo delle sue potenzialità? «Alti e bassi ne hanno avuti tutti, anche Rimini e Cantù e non è nei momenti difficili che una squadra e una società vanno valutate - è il commento di Pasquali -. Il giudizio va dato sulla loro capacità di uscirne. Siamo stati anche 12esimi, c’era scoramento tra tutti noi, ma abbiamo fatto introspezione e tesoro degli errori, abbiamo cercato di cambiare qualcosa e ne siamo usciti. Lo abbiamo fatto tutti: soci, dirigenti, staff tecnico e giocatori, senza avvilirci davanti a risultati e critiche e, come visto ai play-off, abbiamo tirato fuori il meglio».

Sguardo al futuro

Il meglio ora andrà fatto anche nelle scelte che proietteranno società e squadra nel 2025-2026. La riunione dei soci del 12 giugno sarà cruciale, per definire ruoli e budget. «Non conoscendo le dinamiche non mi esprimo sul futuro del presidente Nicosanti, però posso dire che il club lavora per avere il miglior budget possibile. Negli ultimi tre anni, questo compreso, ci siamo messi dietro in classifica almeno 4-5 formazioni con risorse superiori e se ancora non fossimo tra le primissime per disponibilità, ne avremo per essere competitivi. Forti di una storia, uno staff e un sistema di lavoro che mi portano a dire che chiunque vorrà vincere contro di noi, dovrà meritarselo eccome».

Sulla squadra che verrà, però, ancora bocche cucite, ma per il general manager non è una novità. Sotto contratto ci sono Harper, Tavernelli, Gaspardo, Del Chiaro e Parravicini. «Tutti vorrebbero aggiungere estro, fantasia e chili, noi compresi, ma i giocatori sono sempre gli stessi, quest’anno forse anche di meno e sarà un mercato costoso. Noi però faremo il massimo per consolidarci ad alto livello».

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