Modo migliore per viaggiare verso il Pala Modigliani di Livorno e affrontare domani sera una prova a dir poco impegnativa come quella contro la Libertas dell’ex Fabio Valentini, l’Unieuro non poteva trovarlo. Non tanto per la vittoria in sé sull’Urania, ma per la continuità e i costanti progressi.
Quattro acuti consecutivi, tanti quanti quelli della lanciatissima Fortitudo ed ecco che dall’ultimo posto in condivisione della sesta giornata, i biancorossi sono balzati a due soli punti dal gruppone al quarto posto e possono guardare al ciclo di ferro che li attende (Livorno, Verona, Bologna e Pesaro) non con timore reverenziale, ma con l’intendimento di farne un ancora più importante trampolino verso le posizioni nobili della graduatoria. Non sarà affatto semplice, ma adesso nel gruppo di Martino è palese la fiducia che corrobora da sempre ogni impresa.
Andando più sul tecnico, però, ci sono altri motivi a rafforzarla. Gara dopo gara, infatti, si inizia a vedere sempre di più quell’orizzonte idealizzato nella composizione della squadra sul mercato estivo: la quantità e qualità degli esterni come una risorsa e non un caotico sovraffollamento. Detto in parole semplici, se l’idea era aumentare il tasso tecnico, l’imprevedibilità tra i “piccoli” e aggiungendone anche in numero, trovare sempre qualcuno che, a seconda delle partite e dei loro momenti, avesse la capacità di svoltarle, questa finalità non è più una chimera.
Emblema la gara di domenica. A fronte dell’Allen più impreciso dell’anno, nel momento topico sono emersi capitan Tavernelli con le sue giocate neppure troppo oscure e determinanti e un Pepe da 10 punti (sui 12 totali) dal 62-62 in poi. Il fromboliere ex Udine nelle ultime cinque gare viaggia a 11.6 punti e 2.2 assist di media, tirando 4 liberi a sera e col 36% dall’arco. Risorsa sempre più importante dalla panchina.
Tale, nel primo tempo, è stato anche Masciadri che inizia ad abbinarsi al meglio con un Gaspardo tornato a esprimersi su livelli altissimi, in difesa e nella metà campo offensiva. Proprio l’Mvp azzurro degli ultimi Europei 3x3 ha cambiato marcia e tutta l’Unieuro ne trae beneficio. Il confronto del suo rendimento tra le 5 vittorie e le 5 sconfitte è uno specchio fedelissimo della sua centralità nel gioco e nelle sorti biancorosse. Se Forlì vince “Gas” segna 16.2 punti contro i 6.8 delle sconfitte, tira 57 volte dal campo contro appena 29, da due col 51.5% contro il 33.3% e dall’arco col 58.3% contro il 33.3% ancora. Ci sono anche 4.6 rimbalzi contro 3 e 7 stoppate contro zero dei ko con un indice di valutazione di conseguenza agli antipodi: 17.2 nei successi e 4.4 nei ko. Ci ha messo del suo? Sì ma è anche tutta la squadra a contribuire a farlo rendere al meglio e Forlì non vuol più tornare indietro.