Basket A2, Ora RivieraBanca sfrutta le qualità di tutti i giocatori

La sensazione è chiara: questa Rinascita è molto tosta, difficilmente fallirà l’obiettivo dei play-off e poi una volta dentro, sarà la classica mina vagante che tutti vorranno evitare.

Dopo Cantù si può dire che un altro passo è stato compiuto: se infatti a Rieti la squadra non aveva retto l’urto di una teorica big del campionato, a Desio non solo Rimini se l’è giocata alla pari, ma è riuscita a rimontare e prevalere nel punto a punto finale, cosa che nella prima parte di stagione non accadeva quasi mai, anzi gli arrivi in volata finivano per condannare RivieraBanca.

Così, con una classifica molto fluida e non completamente veritiera (Rbr deve recuperare la sfida con Latina in casa, ma anche altre squadre hanno un match in meno), ci si prepara al completo per la partita contro la Vigevano dell’ex Peroni (vestì la casacca della Rinascita nel secondo anno di B), nella quale sarà regolarmente al suo posto Alessandro Simioni, la cui squalifica di una giornata per “comportamento scorretto e plateale con azione intenzionale in fase di gioco nei confronti di un avversario; fatto che ne comportava l’espulsione” è stata commutata in ammenda pecuniaria dalla società biancorossa.

La decima della serie

Con una striscia aperta di 7 vittorie nelle ultime 9 partite, Rimini al momento vale nettamente la sesta posizione che occupa nel girone Rosso, perché ha svoltato sotto svariati punti di vista. Come avevamo già avuto modo di analizzare, adesso Tassinari e compagni sono una squadra con una precisa identità, che va da determinati giocatori nei momenti clou, vedasi, appunto, il match contro Cantù. Justin Johnson è ormai eleggibile quale miglior straniero del campionato o giù di lì (nelle classifiche di rendimento della fase a orologio campeggia in alto alla voce rimbalzi e in valutazione): il suo movimento tutti lo conoscono, ma nessuno riesce a fermarlo. Quel “fade-away” dai quattro-cinque metri è mortifero e avere un’opzione del genere consente poi ai tiratori di beneficiare di più spazio, se le difese tendono a chiudersi.

Ma nei finali incandescenti sono i piccoli a fare la differenza e adesso la “combo ex Cento” dei biancorossi c’è eccome: Marks e Tomassini stanno tornando ai livelli della passata stagione e le tre bombe spacca-partita con Cantù lo confermano. Visto che le partite le vincono gli esterni, è tutto grasso che cola per Dell’Agnello, che ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori, anche in difesa, dove Grande ha le gambe per marcare i folletti Usa altrui mentre Anumba solitamente si occupa degli esterni fisici. Sembra ormai chiaro che, se RivieraBanca viene fatta giocare e non “picchiata” (cestisticamente parlando), come hanno fatto Cividale e Rieti, ultimi due team capaci di batterla, è molto difficile sorprenderla. Vigevano è già ampiamente avvertita.

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