Basket A2, Nicola Giovannelli scoperta “forzata” dell'OraSì

Terminata la due giorni di Coppa, l’OraSì si rituffa in campionato con la trasferta di domani a Latina. Il Covid ci ha messo lo zampino, ma paradossalmente ha confermato che il grande valore morale del gruppo, oltre alle qualità tecniche, può consentire di ottenere risultati anche insperati.

Tilghman, Gazzotti e Simioni sono stati grandi protagonisti in Abruzzo, ma una mano notevole l’hanno data i giovani. A cominciare da Nicola Giovannelli, premiato come migliore under della manifestazione. Esordio assoluto in A2 contro la Stella Azzurra Roma l’anno scorso, debutto quest’anno con Forli in Supercoppa con tanto di tripla come pure sabato contro Udine: 12’ in campo fra Supercoppa e campionato ma ben 40’ in Coppa Italia.

Sono questi i dati più significativi del classe 2004, in passato nel giro della nazionale Under 16 e uno dei protagonisti dell’Under 19 del Basket Ravenna che si è qualificata alla fase regionale.

«Il premio che ho ricevuto mi dà un’ulteriore spinta a impegnarmi a migliorare sempre. Ho la consapevolezza che il mio cammino verso traguardi più ambiziosi è appena iniziato e lo stimolo è ora maggiore».

Quali sono le sensazioni provate in Coppa? «È stato qualcosa di fantastico anche se molto impegnativo: ero molto teso prima della partita, però questa tensione si è sciolta appena sono entrato in campo dopo avere sentito l’incoraggiamento dei compagni».

Si può dire che è stata la prima grande soddisfazione ottenuta con la maglia del Basket Ravenna? «Sì, sono partito con Ravenna fin da bambino e diciamo che è una grande soddisfazione perché ho sempre visto la serie A come un obiettivo da raggiungere».

Eccolo dunque al primo anno di serie A: stabilmente nei dodici, divide lo spogliatoio con americani, italiani più esperti e gli altri giovani. «Vivere l’atmosfera della A2 con Ravenna è fantastico, perché è la squadra della mia città alla quale sono molto legato e far parte di questo gruppo è un grande stimolo».

Detto ciò indica poi in capitan Cinciarini il suo riferimento. «Abbiamo un rapporto un po' particolare: mi dà consigli ma è anche duro quando mi deve stimolare. Io cerco di osservarlo il più possibile, tentando di imitare i suoi movimenti, anche se al momento non è semplice, ma sono convinto che con il tempo i suoi insegnamenti mi permetteranno un reale miglioramento».

L’ultimo pensiero è anche un ringraziamento e un atto di stima per i due Usa. «Sono ragazzi fantastici, inseriti bene nel gruppo e attenti a tutto, anche alla nostra Under 19. Fa molto piacere perché non è un interesse scontato, ma Austin e Lewis sono venuti spesso a vedere le nostre partite sostenendoci sempre anche dopo le sconfitte. Sono molto felice di giocare con loro».

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