Basket A2. Loteseriere rilancia la sfida dell'OraSì

In attesa che la rosa acquisisca nuovi petali, è Alessandro Lotesoriere l’unico elemento di continuità tra il vecchio e il nuovo Basket Ravenna. Il tecnico pugliese è pronto alla nuova sfida. «Rimanere per me è stato un modo naturale per proseguire nel mio percorso di crescita come allenatore e nel percorso comune con questa società. Sarà una stagione difficile e per questo ancora più stimolante con l’obiettivo di mantenere Ravenna in categoria alla luce della riduzione da 28 a 20 squadre nel biennio in cui ci sarò io. Se il girone dovesse rimanere quello ipotizzato sarà ancora più complicato per una realtà come la nostra in cui il budget a disposizione sarà tra i più bassi. Non mi piace però parlare delle altre, preferisco concentrarmi su quello che dobbiamo fare noi».
L’ultimo sguardo al passato
Il futuro è già adesso ma Lotesoriere getta un ultimo sguardo al passato. «Veniamo da una stagione eccezionale e per certi versi irripetibile in cui tutti hanno avuto un processo di crescita importante. Dispiace vedere andare via tanti giocatori che però hanno alzato il telefono per dirci che stavano firmando con squadre importanti. Noi non potevamo fare offerte, tantomeno paragonare gli ingaggi che percepiranno nelle loro nuove società. Così come con Antimo sarà bello rivedere almeno alcuni di loro. Tanti derby saranno uno stimolo in più (l’anno scorso Ravenna 6/6 nelle straregionali, ndr)».Mancano i nero su bianco ma almeno gli identikit dei futuri innesti sono questi. «Gli under saranno certamente il cambio del play (i papabili sono Giordano, Reale o Bogliardi ndr), un esterno e un lungo, e saranno nel giro della prima squadra Giovannelli, Laghi e Galletti che potranno ritagliarsi i propri spazi soprattutto a inizio stagione. Cerchiamo però un altro giocatore di esperienza attorno a cui fare ruotare i più giovani e puntiamo anche a ingaggi pluriennali per proseguire nel percorso. Gli americani? Le nostre idee riguardano un play e un lungo, non rookie ma che possano vantare presenze in campionati europei e, perché no, in Italia. La nostra priorità è chiudere prima possibile il gruppo di italiani, sotto traccia, mentre chi può sta sparando le sue cartucce».