Basket A2, l'Unieuro, Martino e il mercato degli Usa

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Mentre nella canicola del fine settimana la Romagna intera e la città di San Mercuriale ardevano, la temperatura nella sede della Pallacanestro 2.015 era più fresca. I telefonini, soprattutto quello di coach Antimo Martino, hanno continuato a squillare tra chiamate e messaggi, ma non sono andati in ebollizione: il suo mercato l’Unieuro l’ha quasi portato a termine. Quasi, perché manca la coppia straniera che completerà e impreziosirà il roster, ma la parola d’ordine è «pazienza». Da non confondersi con attendismo, come precisa lo stesso tecnico cui la società ha affidato anche la regia della campagna acquisti.

«Non abbiamo fretta, non dobbiamo averne, anche perché con la Summer League da poco conclusa, a caduta dalle operazioni delle big europee inizieranno a rendersi disponibili tanti buoni giocatori e i profili importanti ancora liberi sono tantissimi - dichiara Martino -. Avere la giusta pazienza per scelte oculate è doveroso, ma non significa che, se domani emergesse l’opportunità di tesserare un elemento corrispondente ai nostri interessi, lo lasceremmo dov’è».

Forlì cerca «una guardia e un’ala-pivot con almeno uno dei due profili capace di ricoprire anche un altro ruolo in campo».

C’è l’ossatura

Ci sono otto decimi dell’Unieuro 2022-2023: sei nuovi acquisti, il confermato Benvenuti e Flan con Ndour che ricopriranno i ruoli di 10° e 11° con altri giovani a ruotare sin dal raduno nell’orbita della prima squadra. «Nella definizione della rosa, per me era importante avere profondità, con 5 esterni e 4 lunghi, e intercambiabilità nei ruoli. Nell’arco di una stagione di nove mesi, ma anche nell’ambito di una singola gara, voglio un’Unieuro capace di avere sempre alternative pronte, che riesca anche a mostrare tatticamente più volti. Almeno sei giocatori sono in grado di giocare in due ruoli e anche Penna e Valentini possono coesistere».

Altri pilastri della strategia di mercato sono stati il bilanciamento tra l’esperienza e la voglia di emergere dei singoli interpreti. «Un roster equilibrato tra giocatori che hanno già vinto nella loro carriera e possono ripetersi e chi ha ora un’occasione importante davanti a sé. Però ancor più importante è stato avere convinto ragazzi motivati, che hanno l’entusiasmo giusto per credere nel nostro nuovo progetto».

Tra questi anche i freschi ex ravennati Gazzotti e Cinciarini, quest’ultimo ha diviso l’opinione dei tifosi biancorossi. «Parliamo di due elementi che non hanno fatto bene solo a Ravenna, ma ovunque e potranno aiutarci tantissimo. Daniele è un professionista esemplare, che dà tutto per la maglia che indossa e ha sempre lasciato ottimi ricordi nelle tifoserie delle sue ex squadre. Sarà così anche a Forlì, dobbiamo essere contenti di avere aggiunto uno dei pochissimi esterni italiani di valore assoluto che l’A2 proponga».

La fascia dell’Unieuro

Forlì non partirà in primissima fascia, ma l’A2 non è il Gp di Montecarlo dove la griglia del sabato decide spesso il risultato della domenica. «Ci sono tante società che puntano in alto e che hanno tesserato giocatori importanti persino in A, ma credo che la differenza la faranno l’equilibrio e la logica con cui le squadre sono state assemblate. Certo, ci aspetta un campionato duro, ma anche intrigante e noi dobbiamo partire dall’entusiasmo. La nostra spinta dev’essere data dalla motivazione, dalla gioventù, sicuramente dall’ambizione, ma anche dalla capacità di capire che è appena partito un progetto che ha già delle buone basi, ma che rappresenta un percorso che non si chiude a giugno. Tutt’altro».

Semplice non sarà neppure capire quanto inciderà negli equilibri finali la nuova formula della seconda fase. «C’è un’unica, semplice soluzione al rebus - sorride Martino - quella di giocare e basta, di affrontare ogni gara al massimo, per svolgere al meglio il nostro compito e arrivare nelle migliori condizioni possibili alle gare decisive».

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