L’OraSì non spreca il primo set ball, serve bene in una partita da ultima spiaggia contro Casale Monferrato e alla fine arriva una vittoria che proietta la squadra giallorossa alla resa dei conti nella prossima trasferta di Rieti dove entrambe le formazioni si giocheranno l’intera stagione. La truppa di Lotesoriere dovrà per forza vincere per continuare a sperare di potere centrare almeno i play-out. Dovesse arrivare una sconfitta, l’ultimo confronto con la Stella Azzurra sarebbe solo un triste congedo da una categoria affrontata negli ultimi otto anni. Guardando le statistiche, si nota che Anthony con 15 punti e 22 di valutazione è stato l’Mvp di giornata, ma un altro grande protagonista è stato Vittorio Bartoli. Perché quando un giocatore entra a partita in corso e la squadra opera un cambio di passo, significa che il suo impatto si è rivelato determinante. «L’aspetto più importante di questa partita è stato il fatto di aver lottato per tutto l’incontro: un atteggiamento che dovremo adottare in tutte le partite che rimangono fino al termine della stagione. Perché se le percentuali non le possiamo controllare, il nostro impegno e la nostra testa all'interno della partita non possono e non devono mancare».
Si vince di testa
Dopo questa riflessione, l’ala umbra individua proprio nel giusto approccio mentale la chiave del match. «Abbiamo fatto bene proprio da questo punto di vista perché siamo stati bravi a non abbatterci quando ci hanno rimontati più volte. Siamo contenti dell’importanza del risultato anche se sappiamo bene che la vittoria da sola non basta». Oltre all’aspetto mentale il passo avanti è stato anche nella gestione dei possessi e nella lotta sotto i tabelloni dove, in precedenza, troppe volte la squadra aveva pagato dazio. «Finalmente abbiamo capito che a rimbalzo dobbiamo andarci tutti perché non abbiamo un centro di 2.15 che ti può catturare 20 rimbalzi, quindi ogni tocco sotto canestro è importante e anche se non ssempre si prende la palla, lottare in questo modo a lungo andare ha fatto la differenza». Un’altra nota positiva è stata anche la gestione del finale dove finalmente la squadra è arrivata con uno stato psico-fisico migliore rispetto alle precedenti gare casalinghe di questo girone Salvezza. «Ogni gara fa storia a sé e in effetti questa volta è andata bene così: non sta a me fare valutazioni sul modo in cui affrontare al meglio le situazioni di gara, perché da parte mia il solo pensiero è quello di dare il massimo quando scendo in campo».
Solo la vittoria
L’OraSì si trova appaiata a Casale e Rieti a quota 10, quindi resta ancora uno spiraglio per evitare la retrocessione diretta. «Siamo ancora vivi e dovremo giocare con lo spirito messo in mostra in questa occasione: nulla è ancora perduto, anche se siamo consapevoli di essere in una situazione molto complicata. Dovremo andare su un campo ostico come quello di Rieti con il pensiero di volere vincere a tutti i costi».