Basket A2, Gazzotti verso OraSì-Unieuro: "Occhio alle mosse di Lotesoriere"

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Non è mai stata una partita convenzionale, tanto più non lo sarà domenica. Al Pala De Andrè va in scena quello che dal 2016 è diventato “il derby” per la Romagna dei canestri e se è vero che con il ritorno di Rimini in A2, per tradizione e atavica rivalità i tifosi forlivesi lo sentono un po’ meno, è altresì inevitabile che i protagonisti sul campo lo vivranno con ancora più stimoli rispetto al passato.
OraSì Ravenna e Unieuro Forlì è “il derby degli ex” (Antimo Martino, Daniele Cinciarini e Giulio Gazzotti) che tornano da primi della classe. Blasone che Forlì cercherà di imporre al De Andrè. «Siamo tornati in testa e ci fa molto piacere perché credo che ci siamo meritati la zona nobile della classifica, però il nostro obiettivo non è legato strettamente a mantenere quella posizione – afferma il centro della “Pieffe”, Giulio Gazzotti – Noi vogliamo continuare a meritarci di essere parte dell’élite del campionato, vogliamo cercare di arrivare tra le prime 4 per poi guadagnarci la possibilità di avere almeno il primo turno dei play-off con il vantaggio del fattore campo. La posizione effettiva conta relativamente, è più importante arrivare alla fase decisiva in fiducia e in salute».
Gazzotti tiene ancora i piedi per terra, ma non perché veda la squadra in flessione. Tra l’Unieuro del ciclo di ferro pre-sosta e quella della fase, altrettanto dura e intensa, del ritorno a gennaio, c’è persino una differenza positiva. «Prima di Natale eravamo ancora nella fase di costruzione del nostro essere squadra e poi avevamo appena iniziato a inserire Vincent Sanford nei nostri automatismi. Ora potrei dire che lo abbiamo pienamente inserito e tutti si stanno accorgendo di quanto valga e di quanto conti per noi».
Le sconfitte e la prestazione sofferta con Chieti? Così Gazzotti: «Pistoia, al momento, per me è la migliore formazione del campionato e le va dato merito. La gara con Chieti, condizionata anche mentalmente dalle tante assenze, va presa per quella che è stata: contavano i due punti, non il come li avremmo presi. Sono i match più complicati da affrontare, negli scontri diretti e nei derby le motivazioni arrivano da sole».


Un derby da vivere sul pezzo

Domenica sarà proprio derby, quindi Unieuro “sul pezzo”, consapevole di trovarsi di fronte una Ravenna carica a mille dopo il successo esterno con Nardò. «Certamente, anche perché devo ammettere che non avrei mai pensato che l’OraSì riuscisse a vincere domenica in Puglia. Questa è la dimostrazione che la squadra sta crescendo e come sempre sta lottando. Su questo, invece, dubbi non ne avevo perché il grande punto di forza di Ravenna è il suo coach».
Una sola stagione assieme, ma quanto basta per fare legare Gazzotti e Alessandro Lotesoriere. «Oltre ad essere un ottimo allenatore è una grande persona. Basti solo pensare alla sfida che ha accettato la scorsa estate: l’OraSì dove ho giocato io era obiettivamente una squadra di alto livello, ora è un gruppo giovane, da un furbacchione come lui mi aspetto tante variazioni tattiche per metterci in difficoltà».
Gazzotti, però, sa anche come si possono superare. «Musso ed Anthony sono i fari di un gruppo che vuole e sa correre. Andranno limitati, se ce la faremo, il derby potrà prendere una piega giusta».

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