Un’Andrea Costa da 10 e lode ma quante nuvole all’orizzonte

La perfetta chiusura del cerchio. Il sipario sulla stagione da 10 e lode dell’Andrea Costa è calato venerdì al termine di una serata dalle emozioni forti, dentro e fuori dal campo. Ci hanno provato i biancorossi ad allungare la serie, ma la Pielle aveva tutto e troppo di più. Il 25% da due, il 60% ai liberi e i 15 punti concessi su seconda occasione sono state le chiavi di gara3, del resto l’ovazione finale del Ruggi ad una squadra poi salita in curva a mischiarsi con l’Onda d’Urto ben spiega come, almeno questa volta, il risultato finale contasse ben poco: «Oggi (venerdì, ndr) preferirei non parlare della partita – conferma il coach biancorosso Emanuele Di Paolantonio - Questa stagione per me resterà indimenticabile. Ho fatto un anno qui a Imola, a casa, per scelta e per questioni soprattutto extracestistiche e sono orgoglioso di quanto costruito con questo gruppo di ragazzi e tutto lo staff. Il ringraziamento mio, quindi, va a tutti i collaboratori più stretti e ai dirigenti che ci hanno dato una mano, ovvero Sofia Conti e Mario Samachini. E poi chiaramente a tutti i tifosi, senza il cui aiuto saremmo andati poco in là. Abbiamo dimostrato di essere, tutti assieme, una grande squadra e sono molto contento per aver ricostruito un entusiasmo che all’Andrea Costa mancava da qualche anno».

A testa alta

Pur se costretta ad inseguire sin dall’avvio, causa quei 5’ passati senza “gol” dal campo, l’Andrea Costa ci ha provato eccome a battere la Pielle, ma ha dovuto arrendersi alla stanchezza, all’uscita per cinque falli di Corcelli già nel terzo quarto e alla superiorità fisica dei toscani: «Mi spiace non aver vinto almeno una partita in questa serie – ha continuato Dipa - ma siamo andati oltre ai nostri limiti e siamo stati davvero bravi. Questo gruppo è riuscito, ogni volta, ad alzare l’asticella e ci teniamo questo 0-3 a testa altissima».

E ora .. il futuro

Da venerdì sera si è aperta, inevitabilmente, una fase decisiva per il futuro dell’Andrea Costa, con l’attuale proprietà (sempre contestata dalla curva) chiamata in tempi abbastanza brevi a dare risposta ai tanti interrogativi degli ultimi mesi. Le rate Fip pagate spesso e volentieri al fotofinish con aiuti “esterni”, i ritardi nel pagamento degli stipendi, il recente sfratto dalla storica sede di via Valeriani e tanto altro, tutto riassumibile in quelle difficoltà strutturali periodicamente sottolineate da Di Paolantonio stesso. «Il futuro? – ecco le parole finali di Dipa nel post gara3 - Non dipende da me. Di certo posso dire che a queste condizioni non resto. Vediamo cosa succederà».

Non è un segreto che la trattativa per la vendita della maggioranza del pacchetto societario dell’Andrea Costa continui da tempo, con il dottor Cristian Manuel Perez e la “sua” Cmp come interlocutori privilegiati. Sin dall’inizio dei confronti, quando pure Cristian Pavani e Giorgio Bresciani (poi “usciti”) facevano parte della cordata, il “termine” per le firme era stato messo a inizio giugno, quindi i prossimi quindici giorni risulteranno decisivi. Se Perez dovesse comprare il club imolese, allora sperare in una conferma di molti dei protagonisti di questa stagione (a cominciare da Di Paolantonio) non è utopia, in caso contrario le difficoltà creerebbero a dismisura, con un budget tutto da ricostruire e fondamenta ormai sempre più fragili sulle quali avviare l’ennesima rivoluzione.

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