L’Andrea Costa sa bene come si fa a reagire

Reagire, ancora una volta. L’incredibile sconfitta subìta domenica nel derby con Faenza, quando il sogno play-off si è temporaneamente infranto sulla tripla di Vico a 1”5 dalla sirena, costringe l’Andrea Costa all’ennesima “fatica” stagionale. Sì, come se non bastassero i fiumi di energie spesi per andare, sin dal raduno di agosto, oltre i limiti fisici e tecnici di un roster destinato per tutti alla retrocessione, come se non bastassero le risorse attinte per sopperire agli infortuni (Ranuzzi, Drocker e Fazzi nell’ordine, i più importanti) e gli sforzi “supplementari” per lasciare fuori dal campo i problemi economici del club, ecco che gli ultimi 40’ chiederanno a Corcelli e compagni un’altra “faticata”.

La forza del gruppo

A questa dovrà attaccarsi coach Di Paolantonio nella sfida sul campo di una Virtus Imola decisa a rovinare la festa ai cugini biancorossi. Quella forza che ha già permesso all’Andrea Costa di battere San Vendemiano dopo la rovinosa beffa incassata a San Severo e di passare a Ravenna ad una settimana di distanza dalla partita “buttata via” con Mestre. Altri sono stati i momenti caldi della stagione imolese brillantemente affrontati e superati dalla Corcelli-band, ma i due appena citati hanno in comune con Faenza proprio l’importante vantaggio sprecato nel finale. Sia chiaro, pur se non dovessero arrivare i play-off il bilancio sportivo dell’Andrea Costa resta da 10 e lode, come ha dimostrato il lunghissimo applauso tributato alla squadra anche domenica scorsa, proprio mentre i Blacks festeggiavano la vittoria. La leggerezza di Lukas è costata cara, vero, ma dov’erano arbitri ed ufficiali di campo quando al secondo tecnico (e quinto fallo) il lituano è tornato in panchina senza uscire dal campo (causa espulsione) come da regolamento? E, sul fallo non commesso all’ultima azione, vanno tenute in conto la comprensibile stanchezza e il contraccolpo di trovarsi improvvisamente gli avversari ad un solo possesso di distanza. Insomma, come ha detto Di Paolantonio in conferenza stampa... «Non siamo qui a puntare il dito contro qualcuno, anzi».

Giudizio vergognoso

Spiace tornare su questo argomento, ma il comunicato del giudice sportivo di lunedì scorso ha confermato l’impressione che quest’anno l’Andrea Costa sia stata davvero presa di mira. Il club biancorosso ha ricevuto due giornate di squalifica del campo per lancio di una bottiglietta (con sospensione della partita) e per invasione di campo finale di “6-4 tifosi per insultare gli arbitri”, come da referto degli stessi fischietti. Bene, la Pielle Livorno (capolista del girone A) se l’è cavata con 375 euro per tutto questo, “invasione a fine gara da parte della tifoseria di casa che entrando sul terreno di gioco si posizionava nella propria metà campo ed offendeva arbitri, giocatori e dirigenti avversari, in particolare il presidente di Montecatini. A seguito dell’invasione arbitri e dirigenti abbandonavano il terreno di gioco utilizzando un’uscita laterale, anziché il tunnel che conduce agli spogliatoi”. Semplicemente vergognoso.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui