L’Andrea Costa contro Vicenza e il tabù sabato

La volata finale dell’incredibile stagione dell’Andrea Costa riparte oggi da un palasport, quello di Vicenza (ore 18.30, arbitri Mammoli e Ricci di Perugia), che è un po’ diverso dagli altri per i colori biancorossi. Qui, infatti, l’Andrea Costa ci ha giocato due volte, nell’86-87 e nel ’94-95, campionati entrambi chiusi con una promozione: nel primo caso l’allora Bruni-band colse il largo successo, all’ultima giornata, che valse il salto in B1; nel secondo rimediò una pesante sconfitta nella primissima fase di un torneo chiuso, poi, con lo storico spareggio vincente di Caserta contro Ragusa e la promozione in A2. Altri tempi, vero, e fra l’altro l’Andrea Costa dovrà anche sfatare il tabù che di sabato la vede sconfitta da otto match consecutivi, ultimo colpo quello del 27 febbraio 2021 ad Alessandria (la stagione del Covid) con Mauro Zappi e il compianto padre Gianni in panchina al posto del “positivo” Moretti.

Senza Fazzi

Oggi Imola troverà dall’altra parte un avversario reduce sì da cinque sconfitte consecutive, ma anche dall’improvviso cambio d’allenatore annunciato poche ore fa, con il lombardo Gabriele Robson Ghirelli a prendere il posto di Manuele Cilio. Il chiaro segnale di come i veneti alla salvezza ci credano ancora eccome: «Senza dubbio questa novità ci rende impossibile sapere come giocheranno – esordisce l’allenatore imolese Emanuele Di Paolantonio - perché Ghirelli ha preso in mano la squadra appena giovedì e qualcosa cambierà. Vorrà dire che ci concentreremo ancora di più su di noi, quindi aiutandoci l’un l’altro in difesa con il motto aiuta chi aiuta, e cercando di correre in attacco e, qualora non ci riuscissimo, di condividere il pallone».

L’Andrea Costa in questa parte finale di campionato dovrà fare a meno di Luca Fazzi, infortunatosi gravemente al ginocchio destro contro Cento e ormai prossimo all’operazione (giovedì a Bologna dal dottor Lelli). In soldoni parliamo di 8 punti, 1.7 assist, 1.1 recuperi e 3.11 falli subiti a partita in quasi 28’ di media: «Per Luca e non solo per noi è stato un brutto colpo – riprende Dipa -. La sua assenza infatti ci mette in difficoltà sia in partita, sia soprattutto in allenamento, dove restiamo in dieci contati. Giovedì ha subito una distorsione alla caviglia destra Martini (non in dubbio, ndr) e nell’ultima parte di seduta il decimo l’ho dovuto fare io, poi venerdì ci siamo arrangiati in nove. Senza considerare che così, ad esempio, Marangoni può allenarsi solo da “3” e invece la domenica lo userò anche da “4”. Detto questo la squadra è ripartita con grande voglia e decisa a regalarsi un bel finale».

Dalla sosta natalizia l’Andrea Costa rientrò malissimo con quattrosconfitte consecutive: «Speriamo di avere già dato allora. In quell’occasione d’accordo con il preparatore atletico Marani decidemmo di caricare molto per mettere benzina nel motore e un po’ lo pagammo. Questa volta ci siamo andati con la mano molto più leggera».

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