La terza vittoria consecutiva in nove giorni, conquistata peraltro in una piazza dove ha lasciato un ottimo ricordo, non può che strappare qualche sorriso pure all’imperturbabile Luca Dalmonte. La sua squadra ha seguito alla perfezione il piano partita, indirizzando la sfida con una difesa match-up studiata dallo staff tecnico e capace di togliere ritmo e sicurezza all’Ademant (73-93)
«Negare la corsa a Ferrara è stato determinante, perché abbiamo tolto loro il principale punto di forza - dice l’allenatore biancorosso - e controllando il ritmo siamo riusciti a imporre la nostra pallacanestro. Il punto chiave della partita è stato quando Ferrara è tornata a -3 (48-51, ndr); lì la squadra ha reagito, dimostrando voglia di stare assieme e lottare, forzando gli avversari al 35% dal campo. Questo dato rispecchia i nostri valori, la voglia di stare assieme e dare sempre il massimo».
L’allenatore dell’Andrea Costa ha sorpreso tutti lanciando in quintetto, al posto dell’infortunato Zedda (a bordo campo a tifare per i compagni), quel Loris Gozo tenuto fuori per turnover nelle ultime tre partite. «E’ un criterio che parte da lontano. Gozo non aveva ancora giocato, ma è preparato, sa quello che deve fare e non si lascia prendere dal nervosismo. Partire in quintetto per certi versi è meglio anche mentalmente. Moffa? Spero che due indizi (le ultime due belle prestazioni, ndr) facciano una prova».