Basket B, Marangoni: “Andrea Costa brava a restare sempre accesa a Mestre”

La prima vittoria esterna stagionale dell’Andrea Costa, in un tempio della pallacanestro italiana come il Taliercio di Mestre, ha consacrato i notevoli progressi, di squadra e individuali, del gruppo allenato da Di Paolantonio. Fra l’altro per la prima volta dall’inizio dello scorso campionato i colori biancorossi sono andati davanti a quelli gialloneri dei cugini della Virtus in classifica, rilanciando l’entusiasmo di una tifoseria presente in gran numero in terra veneta. Tutto questo suggellato dalla super prestazione individuale di un ragazzo imolese come Tommaso Marangoni (classe 2003), alla sua serata migliore di sempre in B.
Continuità e mentalità
«Abbiamo vinto su un campo che era imbattuto - esordisce proprio Marangoni - e siamo stati bravi a giocare quattro tempi con la stessa intensità, senza quei cali o black-out costati cari, vedi la sconfitta a San Severo. Venivamo da una settimana buona di allenamenti e di potercela giocare, poi però bisogna sempre dimostrarlo sul campo. Ci era capitato spesso di condurre per due quarti e poi di calare facendoci rimontare, questa volta invece no».
La difesa? «È la chiave per la nostra stagione. A un certo punto abbiamo smesso di segnare dal campo, però lavorando duro dietro siamo riusciti a creare dei problemi pure agli avversari e il merito va alle tattiche studiate da coach Di Paolantonio, vedi l’alternarsi di uomo e zona».
Nuovo ruolo, nuova vita
Rispetto allo scorso campionato il salto di qualità di Tommaso Marangoni risulta evidente nei numeri. L’ex Bassano è passato infatti dai 3.5 punti, 12 minuti, 1.4 rimbalzi e 2.2 di valutazione media (con il 58% da due e il 36% da tre) del 2022-2023 agli attuali 10.5 su 27 minuti (3.8 rimbalzi e 9.6 di valutazione) con il 78% da due e il 38% dall’arco. Molto indicativo pure il dato dei falli subiti, da 0.3 a 2.1, per il ragazzo imolese che, sin dal raduno, Di Paolantonio ha voluto dirottare nel ruolo di 4.
«Il coach in estate mi ha detto che mi avrebbe voluto utilizzare sia da ala piccola che da secondo lungo. Adesso complice l’infortunio di Ranuzzi sto giocando soprattutto da 4, un ruolo nuovo per me e le cose vanno bene. In difesa a volte affronto avversari più alti e grossi di me, quindi devo imparare a essere più furbo, cercando maggiormente l’anticipo e sfruttando la mia maggiore agilità. In attacco, poi, tutto questo si può trasformare in un vantaggio. Di sicuro sento tantissimo la fiducia dello staff tecnico e dei compagni. La scorsa era la mia prima stagione da senior e probabilmente dovevo anche abituarmi e prendere le misure ad una pallacanestro completamente diversa. Comunque di solito guardo poco alle mie cifre, quello che mi interessa è il risultato della squadra».
E domenica arriva al Ruggi l’OraSì (prevendita da oggi in sede, tagliandi a 15 euro per la gradinata e 25 per il parterre). «È una partita importante, specie per i tifosi che pure a Mestre ci hanno dato una spinta incredibile. Saremo determinati per vincerla, come sempre».