Basket B, Andrea Costa: Drocker salta il derby contro l’OraSì Ravenna

L’Andrea Costa recupera Alex Ranuzzi, ma perde Gian Marco Drocker. È la notizia agrodolce in ottica derby (domenica al Ruggi dalle 18, arbitri i lombardi Di Luzio e Marenna) che complica l’avvicinamento biancorosso alla sfida con l’OraSì.
Nell’allenamento di mercoledì sera, infatti, l’esterno toscano ha rimediato una forte distorsione alla caviglia destra e a meno di miracoli, non sarà a disposizione nelle prossime due partite (Ravenna e Roseto). Drocker era reduce, ironia del destino, dalla sua miglior prova di inizio stagione in quel di Mestre, ma la malasorte ci ha messo lo zampino con la caviglia dell’ex Legnano a girarsi sul piede del compagno di squadra Luca Fazzi.
La speranza resta quella di recuperarlo per il poker di scontri diretti che l’Andrea Costa giocherà dal 26 novembre al 10 dicembre, ovvero Lumezzane e Taranto fuori alternate a Vicenza e Ozzano in casa.
Migliora giorno dopo giorno, invece, Alex Ranuzzi, chiamato a maggior ragione a questo punto a dare il contributo alla causa nel derby romagnolo, in modo tale che le rotazioni (già non lunghissime per Di Paolantonio non si accorcino all’inverosimile.
Lotta nel pitturato
Se l’infortunio di Drocker costringerà l’Andrea Costa a un derby da sfavorita, molti equilibri saranno spostati dalla lotta a rimbalzo, dove si tratterà di arginare il solido pacchetto di lunghi bizantino. «L’OraSì è una bella squadra - esordisce il centrone biancorosso Riccardo Crespi - col giusto mix fra giocatori esperti e giovani. Hanno chili e centimetri, sono lunghi e grossi e dovremo giocare una partita di gran concentrazione per reggerne l’urto. Nikolic? Viene da una vita spesa in A2 e questo dice tutto sul suo livello: specie nel finale vanno a lui i palloni decisivi e sa fare la differenza. Cercheremo di dare il massimo in difesa».
Imola insegue la seconda vittoria consecutiva, appuntamento steccato finora (vedi i ko con Bisceglie e Chieti) non solo per la forza degli avversari, ma anche per una maturità mentale ancora da raggiungere. «Faremo il possibile per sfatare questo tabù. Stiamo vivendo bene l’attesa e il successo di Mestre ha aumentato la nostra consapevolezza. Se riusciamo a giocare un certo tipo di basket, allora possiamo fare risultato. Concentrazione e attenzione dietro, altruismo e collaborazione in attacco».
Squadra in n crescendo
Dopo un inizio difficile (30% dal campo nelle prime due giornate) Crespi ha cambiato marcia. «Qui mi trovo molto bene, anche perché parliamo di una piazza storica, dalla grande passione e che vive di basket. Noi sentiamo vicini i tifosi, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento. Non è da tutti andare per tre volte in Puglia come hanno fatto loro e questa presenza ci dà grandi motivazioni. Li sentiamo e ci sono vicini. La squadra sta facendo bene e il merito è del coach che sta portando avanti con tutto lo staff un lavoro incredibile su di noi. Di strada da fare però ce n’è ancora tantissima».