E’ un’analisi estremamente lucida quella del coach biancorosso Matteo Angori dopo la più pesante sconfitta stagionale dell’Up. Il -30 casalingo con Treviglio fa rumore, ma l’ex Fortitudo non ha paura ad analizzare i motivi di un simile rovescio: “Si sono affrontate una squadra che aveva il 100% di energia, ovvero Treviglio, e una che ne aveva a malapena il 10%, quindi è stata una non-partita – ecco le sue parole -. Chiedo subito scusa al pubblico per la prestazione indecorosa fornita, i nostri tifosi ci hanno sostenuto fino all’ultimo e meritavano di più. La responsabilità è mia e non dei giocatori, probabilmente ho sbagliato qualcosa in settimana. Devo capire per quale motivo, dopo un ottimo match contro la Virtus Imola, ci siamo presentati alla palla a due così scarichi di testa e di gambe. Le condizioni fisiche di Sanguinetti? Non rappresentano certo un alibi e non hanno influito sulla partita. Jack purtroppo è sceso in campo con la febbre a 39 causa il riacutizzarsi della tonsillite, ci ha provato e lo ringrazio di questo, ma non stava affatto bene e infatti dopo 3’ mi ha chiesto subito il cambio”.
Dopo Capo d’Orlando, Lumezzane e Vicenza l’Andrea Costa ancora una volta ha cominciato male al Ruggi, mettendo vantaggio e inerzia in mano agli avversari: “L’approccio è stato soft, vero. Per 5-6’ abbiamo provato a difendere, purtroppo in attacco la fatica è stata tanta e al loro primo strappo ci siamo sciolti come neve al sole, cosa che per me è inaccettabile. I nostri lunghi negli ultimi tempi stanno faticando, ma contro Treviglio il problema è stato di singoli non di squadra”.