Andrea Costa nel tunnel delle multe per le intemperanze del pubblico

L’Andrea Costa è tornata martedì in palestra con tanta amarezza dentro per il grave infortunio occorso a Luca Fazzi, ma anche con la ferma volontà di voler chiudere al meglio la stagione, disputando al massimo delle proprie possibilità le ultime sei partite (due i derby sentitissimi, a Ozzano e quello imolese). Ieri il play biancorosso è stato visitato dallo specialista Alessandro Lelli per valutare modalità e tempi dell’operazione al ginocchio destro, magari nella speranza di impiegare meno degli almeno otto mesi previsti per tornare in campo.

E sempre ieri la Fip ha comminato un’altra multa all’Andrea Costa, di 750 euro, per “esposizione di striscioni offensivi, per utilizzo di bandiera con asta posizionata verso il campo, al fine di disturbare la ripresa del gioco; per offese e minacce collettive frequenti da parte dei tifosi locagli agli arbitri, nonché a fine gara contro gli atleti avversari Minoli e Spizzichini”. Il totale ammende, considerando pure i 750 spesi per il ricorso rigettato contro la squalifica del campo, arriva così a 8.030. E così cresce pure l’ammontare della sesta rata Fip (l’ultima stagionale) da pagare entro il 4 aprile, che potrebbe sfiorare i 15mila euro. Per il match giocato a Cento l’esposizione di striscioni offensivi è riferita a quello esibito dall’Onda d’Urto (“Fip, Falsi Ipocriti Perbenisti”) proprio contro la Federazione. Certo ha fatto specie vedere nei provvedimenti di A2 di lunedì, un solo turno di squalifica del campo per Orzinuovi dove “al termine del 2° periodo, una persona entrava sul terreno di gioco ed avvicinandosi al 2° arbitro, urlando lo insultava, fatto che non degenerava per l’intervento di un giocatore di Orzinuovi”. Dispiace sottolinearlo ma, pensando ai provvedimenti presi contro l’Andrea Costa, viene da dire due pesi e due misure. Ancor di più visto che la società biancorossa in un comunicato ha fatto sapere che ... “un membro della Fip ha comunicato che, la prossima volta in cui vi saranno interruzioni di gioco causate dal pubblico, lancio di oggetti sul campo e sputi agli arbitri, la sanzione non sarà più pecuniaria o la squalifica del campo: le partite verranno disputate a porte chiuse”.

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