Andrea Costa a fari spenti ma si lavora per il futuro

Senza fretta, lontano dai riflettori e da ogni tipo di “rischiose” dichiarazioni, ma il processo che, non troppo tardi, porterà l’attuale proprietà dell’Andrea Costa e i potenziali acquirenti a sedersi attorno a un tavolo prosegue.

Lo studio bolognese di commercialisti Chiarioni sta terminando il lavoro, certosino per arrivare a definire al centesimo di euro la massa debitoria ristrutturata dell’Andrea Costa 2022 e il valore del club stesso, che sta soprattutto nel titolo sportivo di B Nazionale.

Quando questo lavoro, per il quale lo studio Chiarioni ha ricevuto mandato dai soci Alessandro Domenicali e Andrea Ramenghi, sarà giunto a conclusione, allora potrà partire la trattativa.

Al momento la cordata guidata come ammesso dalla stessa interessata, Sofia Conti (attuale direttore generale del club), resta l’unico interlocutore conosciuto, ma non vanno esclusi i colpi di scena e va ribadita la totale volontà dell’attuale proprietà di vendere.

Insomma, non si ripeterà la gestione “condivisa” dell’ultima stagione, ma di qui a fine giugno o l’Andrea Costa sarà venduta e ci sarà l’interruzione dell’attività. Appena usciranno le Doa 2025-2026 (attese a giorni) si conosceranno i termini esatti (temporali ed economici) per l’iscrizione alla prossima B Nazionale e se mai la trattativa dovesse prolungarsi, il club potrebbe comunque affiliarsi (costi contenuti) alla Fip (pagando la prima rata 2025-2026) ed essere automaticamente iscritto alla serie B stessa. Poi la vendita o meno del club definirebbe pure le scelte sportive. Nessuno, ripetiamo, giustamente parla, ma il processo per assicurare un futuro all’Andrea Costa prosegue.

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